Quando si diventa femministe? Come si pratica il femminismo? Ognuna di noi può rispondere in diverse maniere, con diversi approcci, con diversi obiettivi. Nonostante le mie quotidiane complicità con lo stesso, il mio femminismo nasce dallo schifo per il patriarcato … Continue reading →
Quando si diventa femministe? Come si pratica il femminismo? Ognuna di noi può rispondere in diverse maniere, con diversi approcci, con diversi obiettivi. Nonostante le mie quotidiane complicità con lo stesso, il mio femminismo nasce dallo schifo per il patriarcato … Continue reading →
Manco da parecchio su queste pagine, e se manco non è perché non abbia nulla da dire. Ma il mio cervello si arrovella su questioni di geopolitica e migrazioni e cambiamento dei nostri ordinamenti che è difficile far ordine in … Continue reading →
Saltando a piè pari l’8 marzo, passo al secondo raccontino di gran pacchi di cazzi miei (in tutti i sensi, soprattutto quelli letterali). Stavolta passiamo ad alcuni anni dopo, ero già alla laurea specialistica e in effetti era proprio il … Continue reading →
Mancano poche ore allo scoccare del fatidico 2016 e sono qui intenta a prepararmi, lavarmi e coprirmi di rosso e nero per salutare questo faticoso anno. Sono sola, prima di uscire, e mi acchitto e mi imbelletto come se dovessi … Continue reading →
Caro Touil, ti scrivo ma chissà se mai leggerai questa lettera. Ora sei rinchiuso in un CIE, struttura che non permette nemmeno la corrispondenza, per quel che ne so, nonostante chi vi sia detenuto di fatto non ha che la … Continue reading →
Era lì, eravamo in assemblea, era di fronte a me ed era bellissima. Era lì perché è successo quel che è successo. Era bellissima. E’ bellissima. Era lì perché bellissima come è, qualcuno ha pensato di provare a rubarle la … Continue reading →
In condivisione di letti e caste notti insonni, penso che non mi piace dormire da sola, e a dormire in due si sta meglio, sempre che si dorma. In condivisione di letti e caste notti insonni sono venuti vari mostri … Continue reading →
Incredibilmente, al ritorno da viaggi complicati con gruppi difficili, in cui si è potuto vedere con i propri occhi cosa voglia dire l’uscita dall’Eden, si è ascoltato con le proprie orecchie l’orrore e si sia vissuta tutta la propria posizione … Continue reading →
Amo la mia città “quella del Pasquino che se la ride di voi”, quella dei romani che per essere romani hanno da salì i tre gradini di Regina Coeli, quella degli spazi occupati, ma solo nei momenti in cui sono … Continue reading →
Siamo tutte sopravvissute, siamo tutte perpetratrici? Non saprei, ma di sicuro io sono entrambe le cose. Partiamo dai panni sporchi: sì, ho insistito oltre il limite che di fronte mi avevano posto, per due volte almeno, poi chissà se ce … Continue reading →
Da troppo tempo manco dallo scrivere ciò che passa per questa mente così fragile, così complicata, così “dolcemente” frastornata. Molte acque sono passate sotto i ponti, alcuni portoni sono stati aperti e parecchie notti sono state passate insieme. Sembrano passati … Continue reading →
Controllo e sicurezza, che parole magnifiche! Le donne vengono uccise dai propri mariti, menomale che ci sono i braccialetti elettronici. I migranti muoiono nel Mediterraneo, menomale che ci sono i droni. A Roma arrivano i blecche blocche, menomale che ci … Continue reading →
Sono orgogliosa del mio corpo. Sbaglio quando sono orgogliosa del mio corpo abile, bianco, giovane, magro. Non c’è da esserne orgogliose. Dovrei essere orgogliosa del mio corpo cellulitico, smagliato, che imbianca, che si arrotola sui suoi rotolini, miope. Sono orgogliosa … Continue reading →
Disclaimer: post brutalmente liberale, con tanto di metafora sessista. Perdono. In culo oggi no mi fa male E poi vorrei prima chiacchierare un po’ con te perché ho stima del tuo intelletto , Si può supporre che sia sufficiente per … Continue reading →
Ce l’ho fatta. Sono uscita da facebook da alcuni mesi e sono sopravvissuta. Non che ne dubitassi, ma magari c’è chi si chiede perché l’ho fatto o se mi manca. Non mi manca, in verità a volte sbircio cose su … Continue reading →
You only have to look at the Medusa straight on to see her. And she’s not deadly. She’s beautiful and laughing…. We’ve been turned away from our bodies, shamefully taught to ignore them, to strike them with that stupid sexual … Continue reading →
paturnie f inv. pl. pop. ansie o angosce improvvise, inspiegabili e deprimenti; malumore, nervosismo, stizza, intolleranza. Forse dal latino pati soffrire. Come “Patema” e “patetico”. 1. Requisita dai doveri familiari oggi avrò delle difficoltà a seguire l’andazzo della Cassazione. Ciò mi stizzisce, anche se non posso certo influire … Continue reading →
Il groppo allo stomaco quando arriva arriva e non c’è niente che possa fermarlo. Arriva quando si guarda l’orologio e si capisce che il tempo residuo è così poco che non ci si riuscirà a salutare tutte e tutti, vedere … Continue reading →
Premessa. Sono giorni in cui potrebbe andare meglio. Diciamo che questi giorni sono iniziati col 2012, che non so se finirà il mondo, ma di sicuro mi sta mettendo alla prova alla grande. Già. Anche se per fortuna sono uscita … Continue reading →
Ce ne fottiamo di essere compatibili col loro presente, noi vogliamo adeguarci al nostro avvenire. Di fronte all’evidenza della catastrofe c’è chi si indigna e chi ne prende atto, chi denuncia e chi si organizza. Noi siamo dalla parte di chi si organizza. … Continue reading →