Nulla si crea, tutto si distrugge. Si iniziano relazioni importanti e si prendono scelte difficili e belle, iniziando nuove strade con nuove persone senza mai pretendere che ci sia qualcosa di definitivo, di scontato. Si creano stabilità mentre quelle vecchie … Continue reading →
Quando si diventa femministe? Come si pratica il femminismo? Ognuna di noi può rispondere in diverse maniere, con diversi approcci, con diversi obiettivi. Nonostante le mie quotidiane complicità con lo stesso, il mio femminismo nasce dallo schifo per il patriarcato … Continue reading →
Quando si diventa femministe? Come si pratica il femminismo? Ognuna di noi può rispondere in diverse maniere, con diversi approcci, con diversi obiettivi. Nonostante le mie quotidiane complicità con lo stesso, il mio femminismo nasce dallo schifo per il patriarcato … Continue reading →
Sono le piccole cose che rendono la vita degna di essere vissuta. Guardassimo alle grandi, dovremmo lasciare stare tutto come fosse perduto per sempre. La guerra in Siria e in numerosi altri posti. La lotta per la libertà, combattere la … Continue reading →
Alle cose che d’estate se ne vanno, a chi leggerà e a chi no. Sperando di non urtare la sensibilità di nessuno. Spezzo la catena cantautoriale con qualche parola di pancia e un po’ di lacrime in fondo agli occhi, … Continue reading →
Ho passato un sacco di anni a dire che non sarei andata a vivere in uno squat o un’occupazione. Perché richiedeva energie e testa, implicazione nella lotta, adesione a uno stile di vita e una comunità, una certa preparazione atletica. … Continue reading →
Si finisce così, di casa in casa, rotolando su divani e letti e poltrone letto. E si vedono città dimenticate e città che non si sarebbero mai immaginate. Si vulcanizza sulla propria pelle il desiderio e la paura, si leggono … Continue reading →
Dall’ultima volta che ho aggiornato queste pagine ne sono successe di cose. Troppe per essere raccontate e per avere il tempo di raccontarle. Tra queste ci sono un sacco di no. No a gente che mi piaceva, ma che non … Continue reading →
Dopo l’assunzione giornaliera della propria dose di gelato, con l’amico tossico di fiducia con il quale si va completando una relazione completa delle gelaterie artigianali della città, si parlava al solito di massimi sistemi. La scienza, la conoscenza, la coricerca … Continue reading →
Croniche cronache estive. Di questi postumi d’estate italiana che mi porterò per i pezzi di mondo che visiterò. Montagna. Dopo quasi un anno senza avevo bisogno di tornare a respirare i monti, riempirmene i polmoni, gli occhi, le mani. Avevo … Continue reading →
Non bisognerebbe mai ritornare. Gli input bombardano l’esule come se fosse un bersaglio facile. Sono successe troppe cose. Mi sono rotolata dopo la laurea in fanghi pieni di ansie e preoccupazioni. Che farò domani? Perché lui non è passato? Mi vorrà … Continue reading →
Welcome back, retroguard1a! Paiono dirmi i muri della città, le strade del mio quartiere. Lo stupore di camminare e rivedere tutto come se fossi una turista in casa. Ah, ma davvero c’era quella chiesa, quella torretta, quel palazzo rifinito e … Continue reading →
“Chi mi dice ti amo chi mi dice ti amo ma togli il cane escluso il cane paranoia e dispersione inerzia grigia e film d’azione allestite anche le unioni dalle ditte di canzoni e tu non torni più da me … Continue reading →
Il groppo allo stomaco quando arriva arriva e non c’è niente che possa fermarlo. Arriva quando si guarda l’orologio e si capisce che il tempo residuo è così poco che non ci si riuscirà a salutare tutte e tutti, vedere … Continue reading →
Alla fine l’ho letto pure io. Dopo tutte e tutti. Ho riso, mi si è stretto lo stomaco, ho pensato di nuovo che avevo perso certe cose, o meglio , che ero gelosa della condivisione. [imparare il poliamore non era … Continue reading →
Improvvisamente, ma forse nemmeno troppo, è successo. Ho fatto (abbiamo?) l’amore come se fosse l’ultima volta, come se davvero fossimo coppia. http://www.youtube.com/watch?v=VBDQsxu_FsU&feature=related Sono solo parole. Parole che mi fanno eccitare, stare bene. Sono parole povere, perché non parliamo nella nostra … Continue reading →
Quando tornerai dall’estero avrai imparato che gli stati li fanno i militari, i confini e i partiti torturatori. Che le nostre pallide false democrazie sono niente in confronto a certo est a certi finti comunismi. Quando tornerai dall’estero avrai imparato … Continue reading →
Ho appena finito di vomitare, nonostante gli antiemetici. Mi sono barricata in casa mentre aspetto l’irruzione. Uno, due, tre. Quanto ci metteranno? Gli stanno passando sopra, e io sono qui con una scatoletta di antiemetici ad arrovellarmi il cervello e … Continue reading →
Oggi mi sono proprio resa conto di quanto sia finito tutto. Mi riguardo quello che mi ricorda la differenza tra l’amore e l’amicizia e magari mi faccio un pianto. E un vaffanculo alla mia memoria che mi ha fatto perdere … Continue reading →
L’emigrazione non è mai una scelta semplice. Anche quando è temporanea (ma quale emigrazione è permanente?), privilegiata, scelta e voluta. Ho scelto il momento giusto per dire Auf Wiedersehen al mio paese Natale, ai miei amici, al mio (ai miei) … Continue reading →