Succede che si torni indietro, si vada avanti. Facciamo un viaggio in autostop? Chi ci ha detto che eravamo pazzi a fare la Bologna Firenze a piedi non ci conosceva bene. Allora andiamo a Lublino e poi in Ucraina. Leopoli, … Continue reading →
Dall’ultima volta che ho aggiornato queste pagine ne sono successe di cose. Troppe per essere raccontate e per avere il tempo di raccontarle. Tra queste ci sono un sacco di no. No a gente che mi piaceva, ma che non … Continue reading →
Dopo l’assunzione giornaliera della propria dose di gelato, con l’amico tossico di fiducia con il quale si va completando una relazione completa delle gelaterie artigianali della città, si parlava al solito di massimi sistemi. La scienza, la conoscenza, la coricerca … Continue reading →
Croniche cronache estive. Di questi postumi d’estate italiana che mi porterò per i pezzi di mondo che visiterò. Montagna. Dopo quasi un anno senza avevo bisogno di tornare a respirare i monti, riempirmene i polmoni, gli occhi, le mani. Avevo … Continue reading →
Tutti i giorni tutto l’anno. Rebibbia, che se non ricordo male è il più grande carcere d’Europa. E poi le detenute che fanno gli striscioni per dire grazie, che fanno quasi commuovere (allora se ne accorgono quando siamo qua!). E … Continue reading →
Condivido un documento da anonima collettiva femminista… Siamo femministe e antifasciste, il desiderio d’esprimerci sull’esperienza del 15 ottobre parte da una serie di sommovimenti interni ai nostri corpi, più che da un’esigenza di far parte della tempesta di “comunicati”. Un … Continue reading →
La voce, questo oggetto e soggetto che ci portiamo dentro e dovrebbe sviluppare i nostri pensieri e invece così spesso si incarta sulle palline da tennis che abbiamo ingoiato da piccole, quando abbiamo imparato cosa si dice e cosa non … Continue reading →