La domenica mattina prima del Natale, festa della luce e del Sole vittorioso, fa male leggere certe notizie sul giornale, magari accostate a una pubblicità ammiccante al consumo, all’amore familiare, al mangiare. Perché se la repressione contro chi protesta per … Continue reading →
You only have to look at the Medusa straight on to see her. And she’s not deadly. She’s beautiful and laughing…. We’ve been turned away from our bodies, shamefully taught to ignore them, to strike them with that stupid sexual … Continue reading →
Si finisce così, di casa in casa, rotolando su divani e letti e poltrone letto. E si vedono città dimenticate e città che non si sarebbero mai immaginate. Si vulcanizza sulla propria pelle il desiderio e la paura, si leggono … Continue reading →
Mi avevano detto e ripetuto che in Spagna c’era un po’ più di libertà sessuale, che camminare per strada era più tranquillo, che ci si poteva vestire come si voleva. Erano solo fregnacce. La verità è che in Polonia, che … Continue reading →
Il fuoco purifica, lava, disinfetta. Nelle ferite del fuoco bruciano gli eretici, bruciano le streghe. Nelle ferite del fuoco bruciano la santità di Giovanna d’Arco e di Margherita Porete. Bruciano le passioni, bruciano le nostre storie. Bruciano i volti sfigurati … Continue reading →
– […] fra i tuoi compagni ho trovato soltanto malcelata aspirazione alla santità e vocazione al martirio. O la ferocia del dogma per nascondere la paura della ricerca, della sperimentazione, della scoperta, della fluidità della vita. Se lo vuoi sapere, … Continue reading →
Non bisognerebbe mai ritornare. Gli input bombardano l’esule come se fosse un bersaglio facile. Sono successe troppe cose. Mi sono rotolata dopo la laurea in fanghi pieni di ansie e preoccupazioni. Che farò domani? Perché lui non è passato? Mi vorrà … Continue reading →
Ingiustizia è fatta. La Cassazione manda cinque compagne e compagni in carcere per un numero spropositato di anni e a fronte del danneggiamento di cose. Altri cinque vivranno altri anni nell’angoscia e poi si vedrà. 10 anni. Cosa succede in … Continue reading →
Il groppo allo stomaco quando arriva arriva e non c’è niente che possa fermarlo. Arriva quando si guarda l’orologio e si capisce che il tempo residuo è così poco che non ci si riuscirà a salutare tutte e tutti, vedere … Continue reading →
Ciao, Carla. Anche se è stata scritta per altri, in altri momenti… non dimenticheremo.
A me gli europei non piacciono. Mi sembra che per un po’ diventino tutti nazionalisti senza troppa motivazione e come per i mondiali di una volta mi ricordano che Forza Italia è un partito politico fondato sul niente. Non sono … Continue reading →
ROMA – Massima allerta per terrorismo dice il ministro Cancellieri che annuncia “l’impegno dell’esercito” a difesa degli obiettivi sensibili. Perché “in Italia c’è un serio rischio escalation” e la gambizzazione di Adinolfi, manager Ansaldo, non è da sottovalutare. Trenta anarchici nel … Continue reading →
Poco meno di tre anni di distanza. Nessun colpevole. watch?v=NLQstgh9nmU watch?v=FrCtXSz4hpA Era il primo maggio 1977. Lavoratorici da tutta la Turchia, in opposizione al regime militare (che in teoria dovrebbe essere capitolato nel 1980), volevano festeggiare il primo maggio a … Continue reading →
Quando ho iniziato ad approcciare il “movimento” mi riecheggiava ancora in mente l’idea di fare del mio meglio per lasciare il mondo un po’ migliore. Nonostante la provenienza di queste ne fosse lontana, mi sembravano così vicine a quell’”another world … Continue reading →
Ho appena finito di vomitare, nonostante gli antiemetici. Mi sono barricata in casa mentre aspetto l’irruzione. Uno, due, tre. Quanto ci metteranno? Gli stanno passando sopra, e io sono qui con una scatoletta di antiemetici ad arrovellarmi il cervello e … Continue reading →
Coi brividi sulla schiena. Forza Luca! No Tav!
Condivido da ROR, contro ogni carcere. Ciao kari amici di Onda Rossa, oggi è domenica! Bè qui non kambia molto… anzi diciamo ke è peggio, non passa la posta… ma facciamo passare… la giornata! Allora vi diko subito ke con … Continue reading →
L’emigrazione non è mai una scelta semplice. Anche quando è temporanea (ma quale emigrazione è permanente?), privilegiata, scelta e voluta. Ho scelto il momento giusto per dire Auf Wiedersehen al mio paese Natale, ai miei amici, al mio (ai miei) … Continue reading →
Tutti i giorni tutto l’anno. Rebibbia, che se non ricordo male è il più grande carcere d’Europa. E poi le detenute che fanno gli striscioni per dire grazie, che fanno quasi commuovere (allora se ne accorgono quando siamo qua!). E … Continue reading →
Seguire cio’ che sta accadendo in Italia alimenta ansie, paure e frustrazioni che era tanto che non sperimentavo. Mi sento addosso una cappa di schifo di cui non riesco a liberarmi e quasi quasi meglio che non torno… Leggi speciali, … Continue reading →