Prima della fine del mondo sono emigrata, ho scoperto che mi piace fare i filmini e che mi piace ancora di più montarli, perché l’ordine del discorso è importante. Prima della fine del mondo ho scritto qualche articolo, più o … Continue reading →
L’amore è come l’herpes. Quando stai bene se ne va, quando stai male ritorna. L’amore è come l’herpes perché è più facile spalmare una cremina sul labbro infetto invece di pensare a perché si sta male. L’amore è come l’herpes … Continue reading →
Vivere lo stato di separazione tra quello che hai fatto finora e studiarlo di lontano. . Ho pianto. Per la prima volta ho pianto e non perche’ stia male. Nemmeno per il freddo, anche se mi e’ … Continue reading →
Con un mal di testa da concerto grindcore che ancora mi rimbomba in testa, ho voglia di presentare un po’ di gente con cui sto condividendo cose in questi giorni. C’e’ B. che conoscevo gia’ dall’Italia per aver condiviso cose … Continue reading →
Sabato sera, il piacere di tornare a casa dopo alcune deliziose performance in strada, da artiste e artisti di tutto il mondo. L’ultima mi ha quasi commossa (o erano le candide chiappe di uno dei performer?). Ho lasciato alcuni pesi … Continue reading →
forse non essenzialmente, tu. Però, vorrei, che fossi tu. (conosco tutte le uscite del raccordo, lo prendo sempre, per venir da te). Il telefono, intanto, fa tutututututu. E tu sei indisponibile che Rosy Bindi in confronto è una tipa socievole … Continue reading →
Sto disegnando i miei contorni. Dopo un anno e passa regalato alla compulsività, a cercare almeno un uomo al mese, riprendere coscienza di me stessa e della mia nudità. Pensare che forse gli uomini nemmeno mi piacciono poi troppo e chiedermi … Continue reading →
Non sono una che farà la storia. Sono una retroguardia, le avanguardie le lascio fare agli altri. Alle altre. Io (mi) rifletto solo sui postumi di quanto si fa. Non perché sia più brava, no, sono più fifona. Non lancio … Continue reading →
Lui (bello, bravo, alto, biondo con gli occhi azzurri, musicista ecc. ecc.) mi viene a salutare, anzi si lamenta perché non l’ho salutato. Quasi quasi mi emozionerei. Un altro lui condivide tutto e mi fa sentire in imbarazzo. Anche perché … Continue reading →
Ad un certo punto della tua vita arrivi a dover fare i conti con la merda che ti sei fatta. Non perché non sapresti rifarlo, o forse proprio per quello, ma perché rendere pubblico un disagio è come renderlo comune, … Continue reading →
Una x su una mano.
Leggere delle storielle e ricordarsi tutti i perché sì.
Ritrovarsi con delle feroci bestiole di plastica in mano a dire cose cretine.
Credo la chiamino semplicemente regressione, d’altra parte mi hanno scambiata per una minor…
e mi è esplosa la pancia a pensare a tutto l’amore che vi volevo dare. e mi è esplosa la testa a rimanere a gusardare questo cielo nuvoloso, questa pioggia che batte sui tetti delle nostre riunioni e delle nostre … Continue reading →
Io ho gli ormoni a mille e rischio di fare danni.
State attenti.
(mattinate di postumi e boccuccia deliziosa che se vuole un bacio non ha il coraggio di mentirrrrrrrrrrrrrrr…)
La voce, questo oggetto e soggetto che ci portiamo dentro e dovrebbe sviluppare i nostri pensieri e invece così spesso si incarta sulle palline da tennis che abbiamo ingoiato da piccole, quando abbiamo imparato cosa si dice e cosa non … Continue reading →