Da Abbatto i Muri: Cosa speravi di trovare nel femminismo tu che sei una di periferia? – mi disse un’amica che ben sapeva quanto grande fosse l’amarezza, la disillusione, la tristezza. Cosa speravo di trovare io, femminista di periferia, nel tentativo di de-colonizzarmi e trovare parole e pensieri per esprimere il mio punto di vista? Speravo […]
A Riccardo Venturi vogliono togliere le parole. Rischia fino a 5 anni di galera, aggiungi un terzo della pena per una ulteriore accusa di recidiva, e tutto questo per l’accusa di Offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica. Ne parla QUI e il post per cui è stato denunciato e rinviato a giudizio sarebbe […]
Tremate, tremate, le streghe son tornate! Quest’anno in tantissime piazza le donne stanno manifestando per la propria autodeterminazione, al grido collettivo e ribelle di IO DECIDO! IO DECIDO SULLA MIA VITA, SUL MIO CORPO, SULLA MIA SESSUALITA’, SU OGNI SCELTA CHE MI RIGUARDI. autodeterminazione per una donna è una parola vuota se non si regge […]
Fermiamoci a guardare i loro visi seri chini sulle macchine da cucire…sono i volti di giovani donne, di ragazze, in alcuni casi di bambine, al lavoro 14 ore al giorno per un salario di pochi dollari la settimana…sono le operaie di una fabbrica di camicette alla moda nella New York del 1911, la Triangle, nei […]
La capacità del sistema di normalizzare le istanze radicali non è sicuramente una novità, e fa parte di quelle manovre biopolitiche volte a depotenziare e normare quelle soggettività che, perlomeno inizialmente, pongono la propria alterità come caratteristica fondante del proprio esistere e del proprio agire. Purtroppo, spesso, la fatica di trovarsi perennemente in lotta e il desiderio di potersi… Read more →
Da AsinusNovus: Cinzia Arruzza insegna filosofia antica alla New School for Social Research, a New York. E’ autrice di due volumi: Le relazioni pericolose. Matrimoni e divorzi tra marxismo e femminismo (Alegre 2010) e Les Mésaventures de la théodicée. Plotin, Origène, Grégoire de Nysse (Brepols, 2011). Al momento ha appena completato la traduzione in inglese […]
Del linguaggio di Mario De Maglie mi sono già occupato in passato, qui e qui. Adesso che torno a parlare di lui, mi pare il caso di premettere delle cose che ritengo importanti. De Maglie coordina il Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti (C.A.M.) di Firenze, e solo per questo si meriterebbe un monumento, dato che lo fa in Italia. Però… Read more →
Tra le cose che produciamo come collettivo politico ci sono le “traduzioni militanti”. Fuori dell’Italia si producono cose ottime, e in grande quantità, riguardo questioni di genere e temi che in questo paese sono ancora tabù. Ci è sempre sembrato un lavoro di per sé quasi rivoluzionario prendere qualche testo e farlo conoscere nella nostra lingua, rendendone possibile l’accesso a… Read more →
La situazione dell’obiezione di coscienza nel nostro paese è sempre più allarmante. Non basta gridarlo a gran voce, non basta invocare la difesa della 194. Vogliamo tentare di fare qualcosa in più, vogliamo provare a spingerci oltre…vorremmo farlo con tutte voi. TANA LIBERA TUTTE! Questo il nome della campagna che abbiamo pensato per liberare le nostre […]
Una donna sessualmente attiva che parla in maniera aperta e non morbosa di questo aspetto della sua vita viene prontamente etichettata come non-donna dalle altre (“quella non è una donna, è una femmina” è una frase che credo di aver sentito un miliardo di volte), una che rovina la categoria, perché non aderisce al ruolo di genere che le hanno confezionato su… Read more →
Sono stato a lungo indeciso sul titolo da adottare per questo post. Di Andrea Scanzi in sé non me ne può fregare di meno, ovviamente, ma ha costruito un personaggio nella comunicazione talmente identificabile e noto che ormai solo a pronunciarne il nome potete vedere nei vostri interlocutori le smorfie di disgusto o l’aprirsi di un sorriso – ormai è… Read more →
Da Intersezioni: La mia famiglia sospetta da tempo che io sia una puttana. Tutto è cominciato con il mio ex. Da abusante manipolatore quale è, ha divulgato questa informazione ad amici comuni (che l’hanno usata poi contro di me quando ci siamo lasciati), alla mia famiglia e, probabilmente, alla sua. Mia madre mi ha preso […]
Finisce il 2013, inizia il 2014 e si sa: è tempo di calendari. Quello per la violenza sulle donne “va un casino quest’anno” (cit.). Oh, finalmente si spendono tempo, energie e risorse per mettere in casa di tante persone qualcosa che, per tutto l’anno, ricorderà un’emergenza sociale così importante come la violenza di genere. Ma come si fa a ricordare… Read more →
Da Abbatto i Muri: Questa non è una semplice intervista. Non è neppure una confessione a luci rosse buona per saldare stereotipi e morbose fantasie. E’ una boccata d’ossigeno, una chiacchierata in libertà tra me e Red Hannah, che non si presta a stigmi di alcun genere e giudizi, ovviamente, non ne attende. E’ Red […]
Direttamente dal sito cortedicassazione.it, leggiamo che le funzioni della Corte di Cassazione italiana sono così definite: In Italia la Corte Suprema di Cassazione è al vertice della giurisdizione ordinaria; tra le principali funzioni che le sono attribuite dalla legge fondamentale sull’ordinamento giudiziario del 30 gennaio 1941 n. 12 (art. 65) vi è quella di assicurare “l’esatta osservanza e l’uniforme interpretazione… Read more →
Spogliarsi fa paura. Anche quando lo fai solo per te stessa è difficile scrollarsi di dosso lo sguardo esterno. Ci si sente totalmente derubate del proprio punto di vista, della propria opinione, del proprio occhio amorevole che non sminuzza ma dà forza. Riuscite voi a guardarvi, magari rappresentat* in una foto o in un video, e sentirvi compiaciut* e serenamente… Read more →
I’ll Show You Mine è un libro realizzato da Wrenna Robertson – attivista, accademica e stripper – e dalla fotografa Katie Huisman, insieme a tutte le donne rappresentate nel libro. Il libro è una risorsa educativa creata allo scopo di decostruire le norme artificiali e irrealistiche della società riguardo alla normalità e bellezza della vulva, aiutare le persone ad avere… Read more →
Nell’ambiente queer radicale, si problematizza il diversity management, in quanto strumentalizzazione neoliberista che opera l’assimilazione frocia nel capitalismo, simulando quindi una liberazione che di liberante ha ben poco. Tuttavia vengono individuati alcuni lati positivi, rappresentati principalmente dall’inclusione di marginalità varie, in particolare le persone trans, nel mondo del lavoro salariato (evviva). Intendo mettere in dubbio l’efficacia di questa presunta inclusione…. Read more →