Era lì, eravamo in assemblea, era di fronte a me ed era bellissima. Era lì perché è successo quel che è successo. Era bellissima. E’ bellissima. Era lì perché bellissima come è, qualcuno ha pensato di provare a rubarle la … Continue reading →
C’è chi si sente a casa al McDonald, perché dove vai vai sono tutti uguali. In effetti è l’unica cosa che ricordo di quel libro che deve essere stato interessantissimo che scrisse Jovanotti, Il grande boh! e che lessi in … Continue reading →
Che sul lavoro di Kubrick si potrebbe fare tutto un discorso della mascolinità, lo dico da tempo. Ma mai mi ero accorta di quanto il regista, attraverso il suo dildo-camera stabilisse un contatto con dildo-simbolismi di un certo livello. Che … Continue reading →
Prendere la frutta e la verdura in una cooperativa orizzontale, ecologica, solidale, a volte riserva dei rischi. Uno di questi è scoprire con orrore che 1) non si sa come siano fatte le mele cotogne 2) che una volta scoperto … Continue reading →
Capita così che si esca di casa all’alba, che è così lenta, così fredda, così tarda, in questa terra di ovest quasi le colonne d’Ercole. Ci si ritrova con le sciarpe al collo e la macchina fotografica e i pantaloni … Continue reading →
Improvvisamente, ma forse nemmeno troppo, è successo. Ho fatto (abbiamo?) l’amore come se fosse l’ultima volta, come se davvero fossimo coppia. http://www.youtube.com/watch?v=VBDQsxu_FsU&feature=related Sono solo parole. Parole che mi fanno eccitare, stare bene. Sono parole povere, perché non parliamo nella nostra … Continue reading →
Fonte: conte popolari di Giuseppe Pitrè. Location: il tribunale del Padreterno. Convenuti: cuore, cervello e altri organi. _______ – Si rischia la paralisi! Se tu, Santissimo Signore, non intervieni immediatamente, qui si schiatta… – Di che si tratta? Chi protesta? … Continue reading →
di quello che succede in Italia e di quello che succede a me. Ma se voglio continuare a poterlo commentare ho bisogno di A/I. Per far vivere uno dei numerosi blog ecopostpornantif@ ma soprattutto emo, donate! Supportiatelo!
Non le bastava quell’orrore, voleva un’altra prova del suo amore… Più passa il tempo più rientrare è difficile. E’ difficile perché vedi i progetti che crescono, i collettivi che si sfasciano, le reti che scazzano e non sai bene perché … Continue reading →
Con un mal di testa da concerto grindcore che ancora mi rimbomba in testa, ho voglia di presentare un po’ di gente con cui sto condividendo cose in questi giorni. C’e’ B. che conoscevo gia’ dall’Italia per aver condiviso cose … Continue reading →
Dal colpire, allo scioperare?
Dublino area.
Viene il tempo, dicono, in cui staccarsi dalla propria madre. Mamma che ci ha nutrite, prese a schiaffi, fatte crescere, fatte piangere. Un po’ di immagini, per ricordarmi le carezze, lo stupore di una città sempre barocca, quando camminando, manifestando, … Continue reading →
Questa qui la devo scrivere perché è troppo buona… Il menù della serata, in realtà, prevedeva anche fusilli con melanzane e zucchine fritte un pizzico di sale e uno di pepe e basilico fresco, dall’orto di guerra di casa. Per … Continue reading →
Aggiornamenti: chi può raggiunga Clarea! Si va in montagna per essere liberi, per scuotersi dalle spalle tutte le catene che la convivenza sociale impone, per non inciampare ogni due passi in imposizioni e proibizioni. Si va in montagna anche per … Continue reading →
Sabato sera, ore 1:15, vento nei capelli e motorino sotto il culo. Sembra una roba anni ’90 andare in giro senza casco. In realtà lo è e i due svicolano laddove non li possano vedere. I sanpietrini gli fanno tremare … Continue reading →
Nel 1924 progettò di andare ad incendiare con Marinetti il Louvre. Il tentativo fallì per la mancanza dell’auto della De Lempicka, prelevata perché in sosta vietata. Irene e le sue sorelle. Dedicato a quelle che rappresentano, si autorappresentano, passano le notti … Continue reading →
Simposio significa, dal greco, bere insieme. Al di là dell’intuizione letterale con cui ho preso quest’etimologia, l’ubriachezza che mi ha colpita è stata quella da conoscenze interessanti, da persone da ascoltare, da saperi da assorbire. Alcuni più giovani di me*, … Continue reading →
Tre giorni senza internet (e io che già mi sentivo un po’ male e difatti son qui che aggiorno il blog a mazzetta). Tre giorni tra computer (altrui) e buone vibrazioni. Parlare, parlare, parlarsi addosso. I fumi dell’alcool fanno male … Continue reading →
Orgogliosamente contro la speculazione. Orgogliosamente ambientaliste e pure un po’ antispeciste. Orgogliosamente antifasciste, ma anche un po’ antipiduiste. Nara Strabocchi ha detto Sì al Pride e anche dopo, come un sacco di altra gente! -> non è un’orgia, è solo … Continue reading →
Incontrare due ragazzini di 16 e 17 anni che si credono uomini perché hanno casa e lavoro semifisso è piuttosto strano. Io non voglio lavorare e non guardo la tv. Loro lavorano tutti i giorni da quattro anni, si sballano … Continue reading →