Andy Warhol era un profeta. Da Intersezioni: Davvero molto interessante osservare lo tsunami di commenti che si sono avvicendati sui social, a velocità frenetica, in seguito alla mediatizzazione del caso di Caterina (la nostra riflessione in merito è qui). Quello che colpisce è la quantità di preconcetti, frasi fatte, inesattezze ripetute come mantra a qualsiasi interlocutore, […]
Andy Warhol era un profeta. Davvero molto interessante osservare lo tsunami di commenti che si sono avvicendati sui social, a velocità frenetica, in seguito alla mediatizzazione del caso di Caterina (la nostra riflessione in merito è qui). Quello che colpisce è la quantità di preconcetti, frasi fatte, inesattezze ripetute come mantra a qualsiasi interlocutore, possibilmente farcite di aperto disprezzo, dileggio,… Read more →
Da Abbatto i Muri: Studi di Genere. Per alcun* uno spreco, per altr* una minaccia all’ordine costituito. Di cose dette e scritte sui Gender Studies ce ne sono tante e quasi mai negli argomenti di chi li critica trovo una parentesi costruttiva o che si inserisca nella dialettica tra femminismi che è naturale che ci […]
Da LavoroCulturale.Org: Un’intervista a Judith Butler apparsa su “Le Nouvel Observateur”, il 15 dicembre 2013. La traduzione è di Federico Zappino. [Daniela Baldo, Corpi] Le Nouvel Observateur: Nel 1990 ha pubblicato Gender Trouble (trad. it., Questione di genere), testo che ha segnato l’irruzione, nel dibattito intellettuale, della “teoria del gender”. Di cosa si tratta? Judith Butler: Intanto ritengo importante precisare di non […]
da Malapecora: (traduzione dell’articolo di Coral Herrera Gomez uscito sul periodico spagnolo El Diario Cada oveja con su pareja) L’amore romantico che abbiamo ereditato dalla borghesia del XIX secolo si basa nei modelli dell’individualismo piú atroce: che ci schiaccino con l’idea che dobbiamo unirci di due in due non è casuale. Davanti al declivio delle […]
Da Abbatto i Muri: E’ una campagna antiviolenza assolutamente inadeguata. Pubblicità Progresso mette alle fermate dei bus immagini di donne con spazio fumetto da riempire. Praticamente dei punch ball utili per lo sfogo di misogin* che è ovvio, tra i tanti che passano, è possibile intercettare. E’ come se fosse una gogna sul web 2.0. […]
Nell’ambiente queer radicale, si problematizza il diversity management, in quanto strumentalizzazione neoliberista che opera l’assimilazione frocia nel capitalismo, simulando quindi una liberazione che di liberante ha ben poco. Tuttavia vengono individuati alcuni lati positivi, rappresentati principalmente dall’inclusione di marginalità varie, in particolare le persone trans, nel mondo del lavoro salariato (evviva). Intendo mettere in dubbio l’efficacia di questa presunta inclusione…. Read more →
Da Abbatto i Muri: Premetto: io sto sempre dalla parte delle vittime di violenza. Non sto dalla parte dei tutori. E questa cosa non è una banalità perché cambia proprio la prospettiva. Se fai antiviolenza in istituzionale/mode quando sarà un tutore a opprimere qualcun@ sarai dalla sua parte e giammai da quella della vittima. Dunque […]
Perchè ci piace il postporno? Di Lafra “C’è vita al di là del mondo normalizzato” Beatriz Preciado Nella storia della lotta delle donne per la liberazione sessuale alcune problematiche hanno sempre provocato difficoltà di analisi e grandi imbarazzi. Tra queste la più controversa è indubbiamente quella sulla pornografia. L’industria pornografica contemporanea, caratterizzata da una produzione seriale e una distribuzione su… Read more →