Articolo xy L’Italia e’ una Repubblica fondata sulle relazioni. Non e’ piu’ il lavoro il collante sociale che garantisce una sopravvivenza dignitosa, siamo piuttosto imbrigliati tra *famiglie*, amicizie, affinita’ e altre forme di legame piu’ o meno convenzionali che sono … Continue reading →
nelle ultime settimane del 2011 una querelle di questo metaverso m’ha tolto la gioia di scrivere e m’ha fatto riconsiderare e rileggere criticamente alcune vicende della mia vita recente. tra il senso di colpa e la necessitá di capire che … Continue reading →
tre amici si incontrano. sono tre persone a cui piace giocare. sono adulti rimasti dentro un po’ bambini e fanno giochi pericolosi in luoghi insoliti. gli piace togliersi l’aria, sperimentare l’ebrezza di rimanere senza fiato e mettere uno la vita … Continue reading →
(la leggiadria queer di un’immagine di Jacopo Benassi) ho voglia di scrivere cose sporche. voglia di inventarmi la sceneggiatura di future scopate gloriose, di ricordare scambi intergalattici giá vissuti in cui ti conobbi a volte sublime, a volte miserabile. ho … Continue reading →
(l’immagine è di Simona Pamp) l’estate ferve. nell’area Mediterranea non fa neanche tutto questo caldo (almeno finora), mentre Londra brucia. qui a Milano si è appena concluso il laboratorio di pornociclistica e contrasessualità (doveva essere solo un video, credo che … Continue reading →
stanotte vado qui desde que tu te has ido desde que ya no estas que solo vives en mis memorias y ocupas mi añoranza que tus muecas se reflejan en cada escaparate desde que ya no tengo la perspectiva de … Continue reading →
Domenica scorsa 19 giugno era l’ultimo giorno del mio soggiorno sui sette colli. Dopo aver timbrato l’ultimo cartellino al Forte (5 giorni su 5, se non fosse che ci ho passato pure 5 anni tondi della mia non giá breve … Continue reading →
la bieda cresce rigogliosa nell’orto. la menta stenta nel giardino. non é ancora arrivato il tempo del primo Mojito party della stagione, ma la primavera si va decisamente scaldando… (tra un paio di giorni abbandono il mio eremo neorurale per … Continue reading →
Aveva un’aria familiare – con tutto ció che di peccaminoso puó contenere codesta espressione. L’avevo giá visto altrove e non mi era stato simpatico. Troppo francese per i miei gusti. Io avevo appena finito di lavorare e avevo un conto … Continue reading →
Non credo vi sembrerá strano se vi confesso che ho avuto un’educazione religiosa. Quello che é piú stupefacente é che ho seguito tutto il cursus honorum dei sacramenti cattolici, stoppandomi solo alla cresima. Mia madre si professava cristiana piú che … Continue reading →