Sabato 6 gennaio, epifania. Come ogni anno noi accendiamo il fuoco, e come già da un paio di anni nell’area abbandonata di una ex caserma. Per riprenderci simbolicamente territorio rubato alla città. Il friuli è stata una delle regioni più militarizzate con l’1,3% del territorio occupato da strutture militari e il 50% molestato da altrettante servitù; basi,poligoni ecc. Ce ne sono ancora, ed è sempre ora di finirla e di riutilizzare gli spazi per strutture di vita comunitaria o, ancora meglio, autogestionaria.
Perciò all’insegna dell’antimilitarismo da tenere sempre attivo, tra un Niger e un bottone nucleare; all’insegna dell’antifascismo evergreen; dell’antirazzismo più che mai… fuoco al pignarul, e speriamo che il fumo vada bene. ????
[« Se il fum al va a soreli a mont, cjape il sac e va pal mont. Se il fum al va a soreli jevât,
cjape il sac e va al marcjât » – « Se il fumo va a occidente, prendi il sacco e vai per il mondo [emigra]. Se il fumo va a oriente, prendi il sacco e vai al mercato [a vendere il raccolto] »