Ci assale una gran tristezza. Per il ripetersi di stupri e per le reazioni conseguenti che leggiamo e sentiamo dai media. Tutto già visto e sentito; mai un passo avanti, semmai, indietro.
Sulle reazioni attorno agli stupri di Rimini e di Firenze si potrebbe costruire uno schema, un modello convenzionale, tanto le cose che si sentono sono ripetitive.
Se sei stata stuprata, se ti è stata usata violenza, per prima cosa dipende da chi.
Se da un extracomunitario, nero, arabo, musulmano ecc. sei stata violentata senza se e senza ma e sei una donna da tutelare e la tua denuncia sarà usata contro tutti gli immigrati, che quelli “vengono qua e stuprano le nostre donne”
Se da un italiano: o hai provocato e te la sei cercata o eri consenziente perchè non ti sei difesa, o eri ubriaca o fumata e sei una bad girl vs bravi ragazzi ecc. ecc.
Conosciamo tutte le sfumature del caso.
Le dettaglia e ce le ricorda bene Nadia Somma in questo articolo.
Così, il nostro ipotetico schemino, nonostante uno stupro sia uno stupro, uno stupro, continua ad avere percorsi diversi perchè come scrive Somma c’è stupro e stupro… e chi ne è vittima continua ad esserlo anche della morale che la giudica.