Gli stupri hanno una graduatoria. Sapevamolo.Ce lo ricorda la governatrice Serracchiani, la quale, a proposito di quanto accaduto recentemente a Trieste dice: “La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre, ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese” e aggiunge: “Gesti come questo devono prevedere l’espulsione dal nostro Paese”.
Salvini in solidarietà per le critiche sollevate nei suoi confronti ha subito indossato una t-shirt con scritto “Je suis Debora”. Ça và.
Il prossimo anno ci saranno le elezioni regionali e strizzare l’occhio alle parti basse del corpo sociale sai mai che frutta…
Di fatto ha incassato anche consensi, nella rassegna stampa radiofonica (radio3) di stamattina, una donna ha detto che sì, ha ragione; …. perchè, oltre ad ospitarli, accoglierli, sfamarli, dovremmo dargli anche le nostre donne?…
Donna parla come uomo- padrone -bianco- fascio- ; l’uguaglianza al ribasso è facile e si costruisce sulla proprietà delle donne e sul disprezzo dell’altr*. La politica lo sa e lo sfrutta, da sempre.
Di fatto non è forse vero che lo stupro, come in genere ogni tipo di violenza contro le donne, viene collocato ed analizzato dentro più graduatorie a certificazione di un fatto più o meno grave – “…a seconda che …”?
Una, per esempio è la variabile ‘chi lo compie‘: – se si tratta di uomo di famiglia, fidanzato, parente, conoscente, uomo famoso o reietto, italiano, non italiano, immigato, profugo ecc.
un’altra è: ai danni di chi è compiuto: se ‘donna per bene‘ o donna per male, … davvero si guarda con lo stesso occhio la violenza commessa su una “madre di famiglia” o quella commessa ai danni di una “prostituta”, di una trans ecc.?… quante volte abbiamo assistito a squallide disquisizioni sulla donna adescatrice, su quella che si veste in un certo modo, che si comporta così o colà, ecc. ecc.
Lo stupro è inserito in tutte le gradutorie costruite da una lato sui giudizi di valore che la società patriarcale attribuisce alle donne e dall’altro sul razzismo come contraltare della protezione mafiosa e complice che il patriarcato garantisce a se stesso.
“ La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre” senza se e senza ma.
Ma i Se e i Ma sono i più difficili da abbattere.
E tutta la nostra solidarietà alla ragazza di Trieste.