Femminismi
Fertility day: figliare figliare figliare!
Categories: Dumbles

femm66Ieri abbiamo letto del Fertility Day lanciato per il 22 settembre dalla ministra Lorenzin.

Poi abbiamo letto le tante e varie critiche a questa oscenità.

Oggi la ministra dice che se la campagna non è piaciuta, si tratterà solo di rimodularla.

Perciò la ministra insiste con questa iniziativa che non è brutta per come è fatta, ma soprattutto perchè è fatta.

Perchè è osceno l’obiettivo di incentivare la natalità nazionale per fare tanti piccoli italiani e italiane da opporre ai piccoli degli altri popoli che lasciamo volentieri annegare e che cerchiamo in tutti i modi di sbattere fuori dalle nostre porte.

Perchè è quello che ha già detto Massimo Fini qualche tempo fa essendo lui in apprensione per il calo della “natività” occidentale scesa, ha detto, a livelli bassissimi mentre gli altri, quelli che tanto temiamo, fanno figli come conigli ed è impensabile di spazzarli via tutti a colpi di droni. Prima o poi ci sommergeranno.

Perchè le donne sono arruolate in questa campagna di salvezza nazionale in quanto la fertilità sarebbe “bene comune”. Ma che, scherziamo? Perchè la propria facoltà riproduttiva dovrebbe essere messa a disposizione della comunità? E se non la mettiamo a disposizione che succede? Siamo esecrabili, perseguibili o punibili? Sono pensate dementi e fasciste. Fascistissime.

Almeno la Danimarca, anch’essa in crisi demografica ha lanciato il messaggio: “fallo per tua mamma” nel senso di farla passare allo status di nonna. Anche il suo “scopa per la Danimarca” è osceno, ma non si nasconde dietro il paravento della salute e non sventola cartoline che tradiscono l’eterno desiderio di normare l’autodeterminazione delle persone.

E poi, se proprio proprio… altrochè Fertility Day… oggi come oggi dovremmo iniziare a pensare al problema inverso, a fertilizzarci di meno. Rispettando le libertà ed i desideri individuali, che è possibile fuori dalle politiche demografiche degli stati.

Un Fertile Brain, intorno a tutto questo, ecco.

Comments are closed.