Sara muore bruciata viva dall’ex fidanzato che non accettava il suo No perchè l’unica volontà ammessa era la sua, di lui. L’alta essendo riconosciuta solo in funzione dei propri desideri.
Molt* hanno scritto e detto che è morta anche per l’indifferenza de* passanti.
Anche questo può essere, in un paese in cui di femminicidio, molestie, stalking.. se ne è fatto un gran parlare quando e solo quando si è preso atto di un bollettino di guerra quotidiano soprattutto per una questione di visibilità politica e con i risultati strumentali che abbiamo sempre denunciato.
Sicchè tutto questo gran parlarne pubblicamente, politicamente, mediaticamente che cosa ha generato nella realtà quotidiana?
Ha lasciato qualche segno in questa schifosa cultura patriarcale, machista, sessista, irrispettosa sempre dell’altro/a con tutte le sue squallide graduatorie al ribasso sulle donne per bene, per male, italiane, straniere, clandestine… insomma in tutto di quel brodo di cui probabilmente si è alimentato il cervello di quel fidanzato e di tanti altri e anche altre? (che una cultura per cambiare ha bisogno dello sforzo di tutt*)
Si direbbe di No, a maggior ragione se Libero può uscire con i titoli di ieri parlando di una ragazza “arrostita”, mentre oggi, il suo direttore, invece che le scuse, riconosce che il termine “flambè” sarebbe stato più esatto. … perchè parlare politicamente corretto è una sorta di gabbia del pensiero dice lui.
Allora, se i pensieri reali, diversamente da quelli espressi, sono analoghi ai suoi, dobbiamo avere orrore anche di più.
Conosciamo l’ipocrisia de* rappresentanti politic*, sappiamo che tanta pubblica indignazione dura fino a che fa notizia, poi ognun* potrà tornare ai propri giudizi di valore sul mondo e sulle donne.
Per augurarci che siano diversi da quelli che mettono ancora le donne al rogo perchè non vogliono appartenere a nessuno se non a lor stesse, prima e molto prima di appellarci a denunce e condanne penali denunciamo e condanniamo la cultura del machismo, del padrone e del possesso.
Se non si incide lì, il male non passerà.
Domani in molte città ci saranno flash mob per ricordare Sara e per dire che chi colpisce una donna colpisce tutte noi. Sì, è vero; noi non possiamo essere indifferenti. Nessun* lo dovrebbe essere.
Un’unica cosa non condividiamo: l’appello alle donne politiche e la fiducia nei loro confronti.
La fiducia è una cosa preziosa e se c’è un ambito che la merita meno di tutti è quello politico istituzionale. Non cacciamoci in vicoli ciechi. Diamo fiducia a noi stesse, alla nostra rete di solidarietà, di vicinanza e di lotta. E’ meglio.