Ieri i genitori di Generazione Famiglia hanno tenuto bambini e bambine a casa da scuola per protestare contro la terribile “teoria gender” che a loro dire si vorrebbe insegnare nelle scuole appunto.
Ieri abbiamo anche letto dell’ultima ricerca intorno a questo rovello insoluto: sul come dove e quanto la differenza di genere sia allocata nel cervello. … Ebbene, ci dicono quelli di TelAviv, il cervello è unisex, è un mosaico le cui tesserine rosa e celeste sono distribuite un po’ dappertutto, non c’è un cervello maschile e uno femminile, no.
Prendiamo l’ippocampo, per esempio, quello a sinistra, associato alla memoria, che si riteneva più grande negli uomini, ha mostrato le stesse dimensioni anche in alcune donne e delle volte si è visto più piccolo in alcuni uomini. Insomma risonanze magnetiche, tecniche di imaging, pesi e misure di materia bianca e materia grigia hanno dato il risultato di un cervello unisex.
La palla sembra tornare alla cultura; quella che “maschio e femmina Dio li creò” delle compagini di cui sopra oppure quella secondo cui l’evoluzione ci dà più opportunità e quindi più soluzioni. Che sono sempre meglio di una sola, talvolta obbligata.