E’ morta Elvia Bergamasco; se ne è andata il giorno del suo compleanno, di quegli ottantotto anni trapassati, una volta, e poi chissà quante altre volte dall’orrore di Auschwitz, dei campi di concentramento e di sterminio, del fascismo e del nazismo che li resero incubi reali.
A quelle lacerazioni Elvia ha dato parola e con essa ha creato quella cosa preziosa che è la memoria.
Lei è stata una testimone; ha visto e vissuto; ha raccontato.
Una storia che è la nostra, che anche se è venuta prima di noi, non possiamo né ignorare né tacere, né falsare.
Perchè chi testimonia rivive un dolore che non si può sterilizzare perchè è cosa viva che passa, come testimone appunto, nelle coscienze e nella memoria di chi ascolta, perchè chi ascolta sappia, e sapendo, non ripeta.
Elvia ci ha donato la parte più dura della sua vita e noi ne faremo tesoro, sempre, contro ogni fascismo, neo-fascismo, neo-nazismo e contro ogni negazionismo.
La sua memoria sarà la nostra.
Mandi Elvia.