12 giugno 2015. Alle 10, ore italiane, Samantha Comizzoli è stata fermata mentre si stava recando ad una manifestazione, come tutti i venerdì, per presenziare, testimoniare e poi divulgare le informazioni sugli orrori quotidiani nella Palestina occupata dal mostro. Le è stato immediatamente sequestrato il passaporto, probabilmente per il visto scaduto, mentre rapidamente hanno provveduto a fotografarla, schedarla, interrogarla per poi trasferirla nel carcere di Ariel, uno dei più grandi insediamenti di coloni. Da più di un anno Samantha è in Palestina, il visto concesso da Israele scade dopo tre mesi, ma lei ha continuato a resistere giorno dopo giorno, anche durante i bombardamenti della scorsa estate,… continua da TGMaddalena.
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