Bagnasco decisamente grottesco nella persecuzione di quella che lui chiama “teoria” del gender.
D’altra parte se non caratterizzi la parola gender con lo status di teoria, il nemico da combattere è meno definito, troppo indeterminato.
E come si definisce al meglio la famiglia se non con una sua costruzione contraria e contrapposta, mostruosa, morbosa?
Perciò il gender è il “transumano”; il peggio, la scure alla radice stessa dell’umano; ciò che scardina dall’ordine naturale delle cose, dal “normale” e perciò “legittimo”… che, poi, guardando a Bagnasco e al clero: club di normalità e legittimità, sembra la cosa migliore da fare.