La divulgazione scientifica fatta con le tette.
Di nuovo, c’è il messaggio più che il mezzo, perchè con le tette ed altre parti del corpo ormai si promuove e comunica un po’ tutto; contestazione politica, campagne di prevenzione, dichiarazioni di autodeterminazione, di sostegno e di disappunto e via discorrendo nel senso che il corpo è come la carta che si lascia scrivere…. e niente da dire sul fatto che ognun* ci faccia quello che crede, ad altr* essendo giustamente un territorio interdetto.
A farne un supporto per diffondere il sapere ci ha pensato Lara Tait nel blog da lei ideato: Tette per la scienza dove c’è la foto tettuta con cartello che lancia l’argomento, argomentato più sotto con corredo di link di approfondimento e validazione.
L’intento è quello di sfruttare il potere attrattivo del mezzo per lanciare il messaggio perchè: dove non può la Ragione, possono le Puppe.
Chissà se è vero poi, che la ragione abbia il sopravvento… ce lo auguriamo, anche se questa Ragione con la R maiuscola sembra essere pur sempre quella scientista, riduzionista, acritica della scienza ufficiale; quella che gli OGM sono fondamentali per sfamare tutti, la sperimentazione animale è giusta, e la scienza è la forza dell’uomo.
Ci auguriamo che divenga anche quella della donna; magari non proprio questa scienza che a tutta forza ci ha portat* sull’orlo della catastrofe vicino al punto di non ritorno mentre continua a vantarsi dei propri risultati agitandoli come tette per le allodole.