tra le meravigliose ragazze che hanno contribuito a illuminare il palcoscenico del Transvalentino, c’è lei: Santa Dubito, supereroina acida che cavalca impavida le praterie di Twitter (portandosi appresso qualcosa come 13mila follower – e se li merita tutti).
purtroppo assente dallo scenario, ci ha regalato un contributo salace che spara a zero sulle mitologie dell’amore commerciale e sulle schiavitú del sentimento.
un monologo fulminante che potrete riascoltare, dalla stessa voce che lo incarnó chez Cagne Sciolte, durante la 24 ore femminista che Radio Onda Rossa organizza anche quest’anno per celebrare l8 marzo.
io intanto mi prendo la soddisfazione di pubblicarlo.
Caro Wilde, magari fosse vero che i poeti hanno ucciso l’amore. A me sembra che la carneficina sia ancora in atto e che sia morto solo tu.
Io vi vedo, vi sento, vi leggo e mi sembra chiaro che la storia della metà della mela v’abbia fatto proprio male. Ma non scherziamo, suvvia.
Io se trovo l’anima gemella mi sparo in bocca. Ma gemella cosa? Mi volete uccidere, forse?
Il Simposio l’ha scritto Platone che, guarda caso, della sua anima gemella che gli completava la vita non ci ha mai parlato. Perché non ce l’aveva, facile. Ma pensate pure che fosse un uomo discreto e amante della privacy.
Continuate pure a cercare ‘sto pezzo di mela. E continuate a pensarvi incompleti senza una persona accanto, che magari vi fa sentire costantemente inadeguati e mai abbastanza, però voi lo chiamate Amore, con la A maiuscola che subito diventa una poesia da cioccolatino.
A me la vostra idea di amore mi fa schifo. Mi sembrate tutti rincoglioniti, perdete la razionalità, iniziate a diventare ossessionati: e ora ti rubo la password di facebook per vedere a chi scrivi, e perché hai effettuato l’ultimo accesso su WhatsApp alle 4 del mattino se mi hai dato la buonanotte alle 2:37, e non guardare il culo delle altre, e non flirtare con gli altri uomini.
Il vostro Amore lo immagino come una prigione piena di gattini e peluche a forma di cuore con su scritto I Love You.
Così. Questo amore così violento, così fragile, così tenero, così disperato, così rompicoglioni.
Questo amore che finché ci siamo utili a vicenda va tutto bene, non lo ha scritto nessuno in una poesia?
E i cantanti, anche i cantanti credono in forme fantascientifiche dell’amore. Non abbiamo scampo.
Per me certi amori che non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano, si dovrebbero prendere anche un calcio in culo, in modo da fare un altro giro immenso e perdersi nelle correnti gravitazionali, lo spazio e la luce, invecchiare e morire. Finalmente.
Siete riusciti anche a farci sentire in colpa perché facciamo sesso senza amore, ché se non sei perdutamente innamorato di qualcuno non ci scopi bene. Ma cosa siete, Biancaneve e il principe azzurro?
Tutta la vostra vita incentrata sull’amore che viene prima di ogni cosa, e poi tutti disperati perché non potete esibire il vostro partner come trofeo nelle uscite di coppia di San Valentino.
Ma forse è colpa mia che non sono adatta per l’amore: l’ho scoperto quel giorno in cui un mio amico metallaro accompagnò la sua ragazza al concerto di Gigi D’Alessio. Lì ho avuto un’illuminazione, non potrei amare fino a tanto. Sarà colpa mia.
Colpa mia che non voglio accanto uno che mi completi ma che aggiunga qualcosa alla mia completezza, colpa mia che non ho paura di restare da sola e non accetterei mai di passare la vita con qualcuno che mi chiama “troia” e non per un gioco erotico.
Colpa mia che faccio sesso con grandi soddisfazioni senza metterci i cuori in mezzo, colpa mia che vorrei iniziaste tutti a scrivere “Cazzo” e “Figa”, in maiuscolo. Mica Amore.