A leggere tutte le ultime vicende intorno agli insulti sessisti rivolti a Boldrini e ad altre parlamentari di cui su Femminismo a Sud trovate ampie ed articolate analisi viene da pensare una cosa, ovvero che il sessismoe il suo contrario, l’antisessismo, sia diventato una sorta di gioco delle parti, un meccanismo che funziona quasi da solo;
da un lato per l’incapacità di declinare l’azione e la battaglia politica indipendentemente dal genere di chi la esercita, dall’altro per la volontà di chi riceve l’insulto, di trasformarlo in arma d’attacco politico utile ad occultare l’argomento di cui si dovrebbe discutere e nel contempo, (beata l’ora!) per sturare le solite pulsioni securitarie.
Così si discuterà del sessismo, di chi lo esercita e chi lo riceve, condanna e compassione occulteranno la tutt’altro che democratica tagliola per salvare quel decreto Imu-Bankitalia nel quale la furbata è stata proprio di mettere vicino le due cose perchè la salvezza degli italiani dalla rata Imu serviva a sua volta ad occultare l’ennesima salvezza delle banche private con 7.5 mld di euro pubblici.
Abbiamo capito da lungo tempo che la violenza contro le donne in tutte le sue espressioni più o meno pesanti e gravi, è una cosa che ha un alto rendimento istituzionale: per darsi visibilità, per far carriera, per farsi propaganda, per far decreti che fanno tutto meno che difendere le donne, per fare più repressione, più censura, più tutto meno che un discorso serio nel merito.
Da anarchiche sappiamo che questo è alquanto difficile, ma finora non avevamo ancora mai assistito a livelli così alti di spudoratezza, ipocrisia e manipolazione; inarrivabili rispetto al vecchio stile catto democristiano che certi argomenti semplicemente li ignorava… non c’è che dire, questa sinistra sta facendo un bel lavoro.