Nata ad Imola nel 1859, Giuseppina Cattani proviene da una famiglia di umili condizioni, ma di grande apertura culturale. I suoi genitori intrattengono stretti rapporti con esponenti di punta della cultura socialista ed internazionalista, come Andrea Costa, Anna Kuliscioff e il poeta Giovanni Pascoli.
Dato il contesto familiare, è naturale che le venga riconosciuto senza problemi il diritto ad una istruzione superiore. Frequenta il liceo a Bologna, dove, appena diciassettenne, entra a far parte delle file internazionaliste. Collabora alMartello, diretto da Costa. Fa parte del gruppo femminile della locale sezione dell’Associazione internazionale dei lavoratori (la Prima Internazionale), che passa alla clandestinità dopo lo scioglimento delle organizzazioni internazionaliste, decretato dal governo per il moto del Matese del 1877.
Nel 1879 si iscrive alla facoltà di Medicina. Durante la seconda ondata di persecuzione contro gli internazionalisti si occupa del soccorso ai carcerati e ai loro familiari. Agli inizi degli anni ’80 collabora alla Rivista internazionale del socialismo di Costa.
Si laurea con lode nel 1884 ed è assistente nel laboratorio di patologia generale dell’università, diretto dal professor Tizzoni. Con lui riesce ad isolare una coltura pura del bacillo del tetano: è il primo passo per la messa a punto di un siero antitetanico. Inaugura presso l’ateneo bolognese un corso di batteriologia.
Consegue l’abilitazione per la libera docenza in patologia generale. E’ la seconda donna dello Stato italiano ad essere ammessa all’insegnamento universitario e la prima a far parte della Società medico-chirurgica di Bologna.
Nel 1897 viene invitata a dirigere il gabinetto di radiologia, anatomia patologica e batteriologia dell’Ospedale di Imola.
In questa città muore nel 1914 per un tumore da radiazioni. Ha cinquantacinque anni.
Ringraziamenti a V. Evangelisti (di cui ho letto quasi tutto). Questa donna, a me prima assolutamente sconosciuta, l’ho trovata nominata nel suo ultimo libro: “Il sol dell’avvenire“, che consiglio caldamente a tutt* di comprare, regalare, farsi regalare, prestare, farsi prestare, insomma di leggere…..Abbiamo bisogno di libri così.