La notizia è tutto sommato banale; una rissa fra extracomunitari che continua anche al pronto soccorso dove i contendenti sono arrivati per la medicazione delle ferite…. ma leggete i commenti: tutti a senso unico, tutti più o meno pesantemente razzisti.
Chi ci tiene ad intervenire in coda a queste notizie, riportate un po’ anche con il gusto di “dare il la” a questi sfoghi, probabilmente non è granchè rappresentativo (si spera) della popolazione; e probabilmente non necessariamente è un’espressività di persone di dichiarato pensiero nazista o fascista: c’è anche quello che scrive in marilenghe… ciononostante, quello che suscita interesse è quell’espressività infantile di un odio quasi assoluto tipo Lasciare che si infettino le ferite e lasciarli a morire in qualche cella …; di idiozie irreali tipo Ecco, così se riescono a sopravvivere si trovando anche la pensione di invalidità e magari anche l’accompagnatoria… Per carità… ; e di autoaffermazioni nel senso “saprei io come fare” perchè Non sopravvivono se si fanno le cose per bene…
Tempo fa abbiamo citato uno studio che (detto in estrema sintesi) configurava l’essere o non essere razzist* come il risultato di un serrato dialogo fra strutture sottocorticali e neocorteccia prefrontale.
Perchè no? Il razzismo è pur sempre sintomo di involuzione individuale, biologica e di specie.