La notizia non è recente, in Slovacchia c’è questa scultura, il monumento al bambino mai nato. Non immaginavo si potesse pensare qualcosa di eticamente tanto disgustoso. Oltre che ributtante è paradossale. Il suo scopo è colpevolizzare qualcuno, le donne. Un monumento al bambino mai nato. Che già questo fa davvero ridere, dato che essere non nati significa non essere mai stati. Quindi è un monumento al nulla. Un po’ come le preghiere ai non nati, preghiere per il nulla, rivolte al nulla.
Quante ne inventano i no-choice?
Una donna inginocchiata, afflitta, e un bimbo trasparente di circa un anno e mezzo/due, che sembra fatto di ghiaccio, che le mette una mano in testa, in un gesto di perdono simile a quello di un prete.
Potremmo chiamarlo “Monumento al bambino immaginario con cui cercano di colpevolizzarci”.
Il commento di un sito di fanatici religiosi sostiene che il monumento non è solo alla perdita dei bambini, ma anche: “alla perdita durevole di salute mentale (e talvolta fisica) di ogni donna che decide di abortire”.
Voglio ricordare a tutte le persone che l’aborto in sé non provoca assolutamente né perdita di salute fisica né perdita di salute mentale.
Dopo un aborto si può ritornare a casa nel giro di poche ore, nel giro di pochi giorni alle normalissime attività quotidiane. L’aborto è un intervento chirurgico o farmacologico che può essere richiesto in Italia secondo le modalità poste dalla legge194/78.
E’ un atteggiamento irresponsabile e criminale quello di chi fa disinformazione sulla salute, per scopi ideologici. Ogni aborto è ovviamente diverso, perché ogni donna registra nella propria vita questa esperienza in modo differente. Nessuna emozione è quella ‘giusta’ o tutte lo sono soggettivamente, impossibili da pretendere o da assolutizzare, sono tutte soggettive e tutte legittime. Se una donna vive l’aborto come un lutto, va aiutata. Se una donna lo vive diversamente, va rispettata per il proprio vissuto.
Non vi preoccupate amiche, compagne, sconosciute che passate di qui e leggete questo post: non c’è niente di male ad abortire, un aborto è solo un’interruzione di gravidanza. Nulla di più. E solo voi e solo voi, voi potete decidere se proseguire una gravidanza o no. A seconda della vostra salute e delle vostre scelte potrete avere dei figli in altri momenti, potrete scegliere di non averne nessuno. Nessuno ha il diritto di giudicarvi.
Non solo di mamme ce n’è più d’una, è che di donne ce n’è più d’una e ognuna ha diritto al rispetto delle proprie scelte.
La sindrome post-aborto non esiste. Chi vi dice il contrario ha i suoi scopi, anche per lucrare su questa falsità a-scientifica.
Chi vi colpevolizza per le vostre scelte vi sta facendo violenza.
Non accettiamo la violenza né sui nostri corpi né sulle nostre scelte.