Da CortoCircuito:
Negli ultimi giorni in città è apparso un volantino. Nelle cassette della posta, nelle università, ci siamo imbattuti in un appello alla solidarietà per contrastare la violenza di genere. La firma è genere@anche.no, un’email per contattare l’assemblea sulla questione di genere che da qualche mese ha iniziato a riunirsi a Firenze. Già l’assemblea si era fatta sentire, con un comunicato volantinato nel centro della città rispetto al pestaggio avvenuto in S.Croce a inizio dicembre, ai danni di una militante di Lotta Per La Casa.
L’analisi dell’assemblea appare chiara: in un’epoca di crescente atomizzazione sociale le istituzioni e i media favoriscono una cultura machista e un clima di paura che faccia da supporto ai provvedimenti securitari portati avanti negli ultimi anni. Dallo svuotamento delle piazze, all’esaltazione della polizia come “difesa” delle persone (quando poi appare evidente quanto spesso questa raffigurazione risulti debole), alla stigmatizzazione della prostituzione che è stata trasformata ancor più in un mondo sommerso da cui la “società civile” deve stare lontano, all’odio nei confronti dell’altro, soprattutto degli immigrati, da cui, così ci dicono, tutti questi provvedimenti ci “difenderanno”.
Questo volantino risulta quindi un invito a rifiutare una lettura della realtà di questo tipo. Al contrario, si chiede alle persone di reagire, di comunicare, di solidarizzare per dare vita a un tessuto sociale coeso, nelle strade e nelle piazze dei quartieri, come antidoto reale alle violenze di genere e, ci permettiamo di aggiungere, anche di razza e di classe.
Questo il testo del volantino:
Apri gli occhi.
Non cedere all’indifferenza:
se assisti a una scena di violenza domestica o pubblica non aver paura di rivolgerti a chi potrebbe essere di aiuto o di soccorrere chi viene aggredito.
Il silenzio e la mancanza di aiuto sono anch’essi forme di violenza.
L’indifferenza è complice, la solidarietà è un’arma: usiamola!