domani saremo in piazza in un presidio informativo contro il carcere.
Parleremo e ricorderemo quanto il carcere rappresenti l’espressione massima dello stato nell’esercizio del monopolio della violenza. Analizzeremo i dati di questa regione che, con neanche 1.300.000 abitanti ha cinque carceri in quattro province.
…. come nella Russia stalinista dove non c’era regione che non avesse il suo campo di lavoro e di contenzione. Un parallelismo forzato, ma neanche tanto per dire che cosa rappresenta il carcere nei suoi principi fondatori.
Allora domani penseremo anche a Maria Alyokhina ed alle Pussy Riot condannate ai lavori forzati nei gulag tutt’ora in attività.
Liberi tutti, libere tutte, dappertutto.