Femminismi
Notte prima di Natale
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24 Dicembre. Tradizionalmente in famiglia si va a casa dei nonni paterni. Una volta era il momento più ambito. Tanto da mangiare, gli zii che sembravano così simpatici e goderecci, un po’ ubriachi a fine cena, la cugina quella bona con gli occhi da gatta e il nonno silenzioso. Un sacco di regali belli alla fine. O così mi sembrava.

Col tempo gli zii simpatici sono stati riconosciuti per quello che erano (fascisti). E hanno smesso di venire al cenone per litigi familiari. La cugina si è sposata e passa la vigilia con il marito, mangiando per sformare il suo corpo già sformato, il nonno è morto e i regali si sono ridotti a una banconota.

In più si è aggiunta mia madre che borbotta alla fine della storia perché non si è mangiato pesce, ma carne (salvo per me, da un po’ di anni a questa parte), e sproloquia contro sua suocera.

Quest’anno eravamo io, i miei, nonna e la badante. La badante era la sostituta della solita e aveva appena 22 anni. Meno di me. Probabilmente le mancava la famiglia, di sicuro le sue tradizioni e i piatti tipici, perché un po’ ce l’ha fatto capire. Mia nonna non ha mangiato quasi niente, ma ha bevuto curva i suoi bicchieri di vino, per poi alzarsi e (forse) andare a vomitare e stendersi sul letto. Mia madre borbottava, mio padre ha litigato con mia nonna perché non voleva prendere le medicine e come una ragazzina faceva i capricci. Rimbambire, significa tornare bambini.

Il fatto è che a me è sembrata una Vigilia di merda, ma alla badante penso sia sembrata un po’ peggio.

La classe non è acqua. E a volte va riconosciuto anche dall’altra parte della barricata.

[inciso storico, gli aiutanti di Babbo Natale sono spesso rappresentati come ometti neri, come nella foto che rappresenta Zwarte Piet con Siinterklaas, il che non è un caso. Sarebbero infatti stati una rappresentazione degli schiavi neri che arrivarono in Europa con la colonizzazione seguita alle scoperte geografiche. La storia degli schiavi in Europa è – non casualmente – poco conosciuta, comunque per ora aggiungo solo che anche in Italia ve ne furono parecchi. Per altro ho letto da qualche parte di una fuga di una quarantina di schiavi da Villa d’Este a Tivoli in età moderna che deve essere stata un bello spettacolo!]

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