Ci ha seguito negli anni, reale, virtuale, grande o piccolo; al centro del piazzale del centro sociale quando c’era o davanti al suo cancello quando è stato sgomberato, o in altro luogo che avremmo voluto fruire e adesso nel luogo in cui siamo riuscit* ad accedere. Il fuoco dell’epifania. Una costante. Non c’entra niente con remagi, gesù bambini e compagnia cantante, questa liturgia del fuoco viene prima con tutta la sua sovrapposizione di miti e riti che la religione ha saputo solo deformare con befane caricaturali tanto per non dimenticare la misoginia che l’ha sempre nutrita e i roghi delle streghe che l’hanno preceduta.Perciò il nostro pignarûl brucia prima di tutto ciò che la religione ha fatto e fa delle donne, poi brucia tante altre cose; come abbiamo scritto, ce ne sono cose da bruciare…