Oggi il Governo Monti ha scelto di sospendere per due anni la decisione sul futuro del progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto, nell’attesa di verificarne la fattibilità tecnica e la sostenibilità finanziaria, -incredibile!- come se, in particolare quest’ultima, fosse ancora (e mai stata) possibile a fronte della situazione disastrosa che ci si trova intorno.
Su questa vicenda dello stretto è chiaro come il sole che, come sostiene la Rete No Ponte, importante è l’iter, non necessariamente la realizzazione. L’iter è già di per sè una bella macchina mangia soldi. Altrochè!
Lo stesso è per il TAV; tutt* sanno che il corridoio 5 è morto e sepolto eppure continuano a smenarci sopra. Che ci fa tutta la prosopopea sul futuro dei trasporti e sui grandi traffici transeuropei quando all’estremo opposto, cioè da noi il prosieguo del TAV non si sà ancora dove metterlo, più giù, più sù, sopra o sotto il Carso, vicino alla laguna, sulla ferrovia esistente… è da ridere, nessuno ci crede… eppure… eppure l’importante è l’iter; mandare avanti che, come dice Ciucci ad dello Stretto di Messina: con il supporto indispensabile del Governo possiamo avviare tavoli di trattativa ed individuare le fonti di finanziamento…
Così lunedì Monti incontrerà Hollande e si diranno quello che si sono già anticipati a settembre cioè che La TAV si farà.
Si mandano avanti le trivelle per fare buchi che non si sa ancora che cosa collegheranno.
Intanto non avendo ragioni proprie, si continua a censurare e criminalizzare quelle de* altr*.
Denunce, arresti, avvisi di garanzia… consolidata strategia .
Sul bliz di ieri, qui un’analisi da Sguardi sui generis.
Siamo con loro: Liberi/e tutti/e!
Arrestate l’iter.