Le donne in movimento della Val Susa in occasione della giornata contro la violenza sulle donne organizzano questa due giorni per il 17 e 18 novembre a Bussoleno.
Argomentazioni belle e forti; la violenza alla terra e la violenza della cultura patriarcale ben saldate assieme per fare la grande opera…
…La violenza della cultura patriarcale verso le donne l’abbiamo sperimentata, qui in valle di Susa, in molti modi: attraverso l’arroganza dei politicanti locali di turno – maschi ma anche femmine, vittime, serve o complici della dominante cultura maschile – nei confronti delle cittadine, considerate ignoranti e retrograde se vogliono conservare e difendere la terra. Basti pensare a come sono state liquidate dalla sindaca di Susa, in poco tempo e con poche parole, le donne preoccupate per l’abbattimento delle proprie abitazioni per far spazio alla stazione internazionale del Tav o alle non risposte del primo cittadino di Giaglione alle donne preoccupate per l’acqua oppure, solo per fare qualche esempio, alla boria di Pinard, sindaco di Chiomonte, all’indomani dello sgombero violento della Libera Repubblica della Maddalena, dove le donne furono stanate dalle cucine a suon di lacrimogeni dalle truppe d’occupazione…
Così, anche questa notte le truppe di occupazione si sono schierate a difesa di tre nuove trivelle all’autoporto di Susa per conto di LTF.
L’immagine dello stupro viene da sola….
Mentre Monti, viene ancora a raccontarci che va bene così.