Il trapianto è stato realizzato in Svezia, non certo in Italia dove fra viventi si è di recente autorizzato il trapianto parziale di polmone, intestino e pancreas… l’utero no; quello è sotto un’altra giurisdizione… quella che ha dettato l’indirizzo della legge 40 per intenderci, brutta.
Ma ci piace l’idea del trapianto di utero?
Siamo andate indietro a spulciare nella vecchia rassegna su tutte le varianti e combinazioni che permettevano a donne ed uomini con problemi in tal senso, di procreare.
Così abbiamo visto che il traguardo del trapianto di utero, al 2009 previsto entro due anni, se pur con un leggero ritardo è stato raggiunto. Dalle prove sulle coniglie alle donne.
Ogni caso ed ogni storia, sono a sè certo,… ma in generale, continuiamo a chiederci: ma davvero è così importante essere madri a tutti i costi? Dovremmo auspicare e sostenere il diritto all’accesso di tutte a queste pratiche? Dovremmo ignorare il contesto tecnico-scientifico nel quale nascono e si sviluppano? Dovremmo accettare questa possibilità di maternità tecno-mediata, e fino a che punto?
Come ci mettiamo tra chi ci vuole madri a tutti i costi ed il volersi madri a tutti i costi?
… domande, così, tanto per circoscrivere il problema oppure per dire che la maternità dovrebbe essere pensata o ripensata da noi magari anche tenendo conto di questo contesto.