Dopo l’assunzione giornaliera della propria dose di gelato, con l’amico tossico di fiducia con il quale si va completando una relazione completa delle gelaterie artigianali della città, si parlava al solito di massimi sistemi.
La scienza, la conoscenza, la coricerca e la ricerca. Ci angosciavamo nell’uso più o meno responsabile degli stessi. Dove e come sottolinearne la non neutralità, la soggettività e socialità? Quale sapere vogliamo produrre, riprodurre e difendere? Parlavamo di Donna Haraway, Kuhn, filosofia della scienza e scienziati.
A un tratto, l’epifania.
Una coppia.
Una panchina.
Leggono un libro ad alta voce.
Uno sguardo sul titolo, balza agli occhi solo l’autore: Fabio Volo.
Prendo da parte il mio amico, ridendo, gli sussurro all’orecchio la mia scoperta.
E’ evidente che stiamo sbagliando tutto. Questa ne è la prova.
O forse magari è vero che i dinosauri si sono estinti perché nessuno gli faceva le carezze…
Menomale che l’Apocalisse s’avvicina.
Comunque vado a dormire con un po’ di rosicamento, che mi è salito con una probabile botta ormonale da ovulazione, e con una frase nel cuore, che farebbe invidia agli aforismi di Fabio Volo. L’ha detta uno dei miei saggi preferiti:
“ma non te preoccupa’ a 30 anni farai tutte le cazzate che dovevi fa a 20 e che eri troppo cresciuta per fare”