Femminismi
ho vinto qualche cosa?
Categories: Malapecora

dice il saggio che le cattive notizie non vengono mai sole.
posso aggiungere che neanche quelle belle.

ieri doveva essere una giornata dal karma eccezionale: di prima mattina arriva la notizia che la Junta Superior (che dev’essere l’organo decisionale piú potente di ogni carcere spagnola) aveva rifiutato la mozione della Junta de Tratamiento – quella che toglieva la semilibertá a Rodri – e che quindi il nostro pupillo s’era svegliato presto e alle prime luci del giorno il suo culo era giá all’aria aperta, pronto per una giornata di lavoro (dei permessi per il finesettimana ancora non si sa niente, ma almeno puó uscire a lavorare…).

nel tardo pomeriggio, invece, m’arriva una mail che sulle prime mi fa pensare: hanno sbagliato indirizzo. il subject diceva: Le motivazioni del tuo premio

a leggerle, capisco che non avevano sbagliato per niente e sono cosí frastornata che non riesco nemmeno a piangere come nella migliore tradizione della sgallettata premiata…

sentite qua
MENZIONE SPECIALE AL SOGGETTO ORIGINALE (con iscrizione per l’anno corrente all’Associazione per l’autrice) a:
“DILDOTETTONICA PER PRINCIPIANTI” di Slavina (Italia), cortometraggio fuori concorso.
un corto onesto, graffiante, diretto, ironico, veramente queer. Forse il più queer di tutti i corti, anche della sezione in concorso. La narrazione di questo cortometraggio passa attraverso la descrizione sincera di una donna che non pone limiti al suo essere e alla sua sessualità che continua a scoprire e stimolare ogni giorno, grazie all’emancipazione da una forzata definizione di se stessi, dei propri gusti e della propria evoluzione umana. Liberata e liberatoria l’idea di una sessualità che alla fine si riconosce nella Non definizione di un raggio d’azione limitato e che diventa una nazione aperta, senza confini, recinzioni e dogane.

io in cambio gli mando questo video dall’apocalisse del giardino, nel quale nei giorni scorsi hanno scorrazzato altre 5 femmine selvagge – oltre alle 2 abituali, io e mia figlia (ma di questo mi riservo una narrazione piú accurata)

e ora anche basta, che l’autocelebrazione mi fa venire un po’ di nausea.
mi viene da dire solo GRAZIE, un milione di grazie.

… e che prima di partire per l’Italia voglio abbracciare Rodrigo.

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