Come dire, di essere un paese normale.
Oggi la Ministra Severino se ne è uscita con questa idea di “Coinvolgere i detenuti nella ricostruzione”; tutti si dicono d’accordo, tranne la lega che vuole l’esercito…[ma lasciamo perdere questi che con le loro porcate hanno saturato l’intera galassia].
Dunque i detenuti. Qualcuno su un blog ha scritto “Scommettiamo che nelle prossime ore si leveranno una caterva di voci sdegnate contro un Governo che vuole reintrodurre i lavori forzati nel nostro ordinamento penale?”… Mah, insomma…, per non farci dire questo, almeno la ministra dovrebbe darsi la pena di dettagliare un po’ meglio la sua idea… perché, dal momento che il lavoro di persone in stato di detenzione, è lavoro, cioè fatica come quello di qualsiasi altra persona, ci chiediamo: sarà pagato? A quali condizioni? E quanto?
E poi ci chiediamo: ma perché si deve passare da un terremoto come quello dell’Aquila dove i costruttori ridevano sotto le coperte al solo pensiero degli appalti per la ricostruzione, nella certezza di avere congrua parte perché così è se vi pare… all’uso della fatica di persone senza alcuna contrattualità (posto che ormai esista ancora qualcosa del genere) cui molti attribuiranno il dovere morale di accettare l’offerta in virtù della propria redenzione sociale?
Ma non c’è una disoccupazione sempre più alta? Ma non si possono fare gare d’appalto fuori da spartizioni mafiose? Ma non si possono assumere e retribuire le persone correttamente? E se non ci sono soldi per la ricostruzione (che lo sappiamo, non c’erano e non ci sono nemmeno per la manutenzione…) perché non si cassano le grandi opere come il tav e si usano quelli?
Ecco, a proposito di tav e di detenut* dal blog notav.info leggiamo della decisione di Nicola, tra gli arrestati nell’operazione di Caselli, ma in quel momento in Sud America, di consegnarsi allo stato, perchè ci sono ancora 4 attivisti No Tav in carcere e lui vuole cominciare una nuova battaglia, dall’interno del carcere, e poi leggiamo delle restrizioni tolte !finalmente! A Nina e Marianna e la bella lettera di Nina.
Domanda finta tonta: Riterrebbe la ministra, questi detenuti adatti (non pericolosi) per la ricostruzione di un territorio devastato da una sciagura tellurica; loro che sono in carcere solo perché non volevano essere devastati da una sciagura annunciata….?