Quando tornerai dall’estero avrai imparato che gli stati li fanno i militari, i confini e i partiti torturatori. Che le nostre pallide false democrazie sono niente in confronto a certo est a certi finti comunismi.
Quando tornerai dall’estero avrai imparato che a Taiwan oltre che gli ipod ci sono due partiti, i verdi e i blu, e che entrambi sono nazionalisti. Che anche lì c’è stata la riforma agraria e chi si opponeva veniva torturato. E pensare che avresti pensato che queste cose le fanno solo i comunisti (quelli falsi, non gli idealisti).
Quando tornerai dall’estero ti avranno messo il dubbio che gli attentati del PKK fossero finanziati dagli USA e la Freedom Flottilla dal governo turco per fare paci a caro prezzo col governo israeliano. Il dubbio del fondamentalismo come risposta a tutti i nostri mali, da Parigi a Istanbul, mentre il primo Maggio e il 25 Aprile perdono il loro significato dietro alle assurde parate istituzionali.
Quando tornerai dall’estero scoprirai anche quanto possa essere difficile la banalità dell’eterosessualità e quanto possa essere bello un corpo di donna. Scoprirai quanto la nostra cosiddetta libertà sessuale non sia poi scontata. Ma forse non lo è nemmeno per noi.
Quando tornerai dall’estero scoprirai quanto sono difficili gli orgasmi e quanto sei fortunata ad averli. Convinta che facciano bene e non comportino problemi renali di sorta, per quanto la tua cistite dica altro.
Quando tornerai dall’estero ne saprai di più di Deleuze e di buddhismo, storia contemporanea e medicina orientale. Caldo e freddo come questo posto.
Quando tornerai dall’estero avrai in tasca un altro pezzetto di mondo, qualche speranza e tanto ancora da fare.
L’assurdità di un tumore visto da lontano quasi mangiarsi tua madre e qualche senso di colpa. Quando tornerai dall’estero avrai 15 anni in più di quelli che hai, ma forse ci eri già partita.
Quando tornerai dall’estero sarai confusa, corteggiata, benvenuta o poco amata, schiaffeggiata da qualcuno, sballottata da qualcun altro.
Quando tornerai dall’estero?
“metteremo dei letti dappertutto dei materassi sporchi volanti si è sparso dovunque l’odore dei disinfettanti saremo come gli aironi che abitano vicino al campo nomadi
andremo ancora a letto vestiti come ai tempi dei primi freddi e degli elenchi telefonici sui reni delle scintille che facevi ti diranno che sei poco produttiva proprio adesso che l’america è vicina
è come andare sulla luna in fiat uno è come lavorare in cina”
Essì, me l’ascolto pure io Vasco Brondi…