é passato un anno.
é successo di tutto, nel frattempo.
ho viaggiato, scritto, girato video, mi sono innamorata, litigata, ho incominciato progetti e chiuso conti
ho preso decisioni importanti per il mio futuro, mi sono ingannata parecchie volte e altrettante mi sono detta la veritá.
ho continuato a vivere.
ho gridato il suo nome per la strada, ho pianto ancora
ho scopato il suo fantasma, l’ho ritrovata in altri occhi
ho visto le foto di quando era bambina, l’ho ricordata con chi non la conosceva e pure con chi l’amava
non é stato facile e posso dire senza vergogna che la ferita non é guarita. che non mi sono, non ci siamo affatto riprese – tutte noi che gravitavamo nel suo mondo.
l’ingiustizia pesa oggi piú di ieri e il vento di repressione che soffia forte dalle parti dove vivo non fa presagire niente di buono.
il governo spagnolo, la cui maggioranza é formata dalla destra rancida del Partido Popular, teme l’approssimarsi dell’anniversario della nascita del movimento del 15M (quello che in Italia viene chiamato impropriamente degli Indignados) e sta cercando di introdurre nel codice penale il reato di resistenza passiva.
sul fronte locale il ministro degli Interni del governo catalano, lo stesso Felip Puig che ordinó lo sgombero violento della acampada di piazza Catalunya nello scorso maggio, ha promosso un’iniziativa all’avanguardia, di repressione 2.0 con esplicito invito alla delazione: ha messo su una web dove sono pubblicate le foto di alcune persone ritratte mentre partecipano a vario titolo ai picchetti e alle manifestazioni dello sciopero generale del 29 marzo (durante le cariche, a causa dell’uso sconsiderato da parte dei Mossos delle pallottole di gomma ci sono state, tra le molte persone ferite anche gravemente, due che hanno perso un occhio).
a seguito dello sciopero generale ci sono stati arresti in tutto lo stato spagnolo: qui in Catalunya 3 universitari sono reclusi da quasi un mese ed é dell’altroieri la notizia di un nuovo arresto. accusano la segretaria della CGT (anarcosindacato moderato) di aver partecipato il giorno dello sciopero a una performance (un faló davanti alla Borsa). anche lei é in galera.
sul fronte del caso 4F, dopo la buona notizia della concessione della semilibertá a Rodrigo (l’unico accusato che sta ancora scontando pena per i fatti di Sant Pere Mes Baix), abbiamo accusato il colpo basso della richiesta di revoca della stessa da parte del pubblico ministero, visto che il ragazzo (che si é sempre dichiarato innocente) é portatore di un’ideologia antisistema, non assume la sua colpa e nega il racconto dei fatti
[ricordiamo che i due principali testimoni d’accusa del caso 4F sono due elementi della Guardia Urbana che lo scorso ottobre sono stati condannati per lesioni, tortura e falsificazione di atti d’ufficio. due pecorelle, insomma.]
peró noi non ci arrendiamo.
e oggi non scendiamo in piazza, perché il dolore a volte spezza la voce
ma invadiamo il web con le parole e le immagini di Patricia (in twitter ci muoviamo con l’hashtag #1añosinPatri) e continuiamo a raccontare a chiunque abbia orecchie per ascoltarla e occhi per leggerla, questa storia infame.
perché fa ancora male, perché non smetterá mai di farci male e non esiste nessun tipo di risarcimento concepibile per questo dolore… neanche veder crepare tutti gli artefici diretti e chi si é fatto complice di questa ingiustizia basterebbe.
a questo punto l’unica cosa che ha senso é tener viva la memoria e continuare a fare controinformazione, esigendo che il Tribunale Costituzionale, ultimo grado di giudizio che ancora non si é compiuto, si pronunci sulle numerose irregolaritá dei processi precendenti – che a questo punto sarebbe criminale negare.
e soprattutto fare in modo che un orrore simile non accada mai piú.
ma chiedere questo (una giustizia che non spari nel mucchio, per cominciare – e per quanto mi riguarda arriverei volentieri all’abolizione della pena del carcere come idea di riparazione di un danno personale o sociale) non prendiamoci in giro, significa chiedere una rivoluzione.
e le rivoluzioni non si chiedono, si fanno.
y por esto aquí estamos.
con rabbia e con amore.
qui trovate tutti i post che ho scritto su Patricia
questa é la web della campagna Desmontaje4F
questo é il blog di Patricia