C’è un delitto che si chiama matricidio; ha un nome perché la vittima viene riconosciuta per il suo ruolo di madre, a differenza del femminicidio, parola che mai ancora è usata dai media ed in generale dal parlato sociale, delitto dell’uccidere una donna in quanto donna. Ieri sera, a Maniago, un figlio ha ucciso la madre con più e più coltellate, in casa, in famiglia; un’altra donna morta bel luogo in cui, stando ai registi delle politiche securitarie, dovrebbe essere stata più al sicuro.
Poi, a proposito di genitori e figli, oggi il papa ha esternato che «Il matrimonio è l’ unico luogo degno per generare figli»; lo sappiano i nati in luogo indegno, in Friuli, uno su due (da annuario statistico “Regione in cifre 2011”).
Infine oggi anche Facebook ha detto la sua sul contegno da tenere nel social network: niente foto di madri che allattano, sono o-scene.
Però, sempre oggi, ci giunge notizia che se una donna vuole lasciare il proprio cognome alla discendenza invece che rivolgersi al prefetto ed al ministero dell’interno, potrà rivolgersi solo al prefetto. Questo è quanto; nel nome del padre, del figlio….