Femminismi
Sei Erode o Mary Poppins? (ladyfest #01 – genitorialitá diffusa)
Categories: Malafemmina, Malapecora

Quest’anno la Ladyfest Roma ha programmato uno spazio Ladybaby, pensato per facilitare la partecipazione all’evento di genitori e figlianza. É un primo tentativo di integrare madri, padri e nuove famiglie nei contesti che frequentavano prima di riprodursi – che diventano molto spesso drammaticamente inaccessibili, una volta compiuta la scelta fatidica.



Ladybaby non é un babyparking, ma uno spazio di sperimentazione – messo su grazie alla collaborazione tra le ladies, le ladies mamme e alcune mamme – dove le creature avranno a loro disposizione strumenti per giocare e passare il tempo allegramente e senza correre rischi, dove i genitori potranno fare due chiacchiere, dove chi non ha figli potrá avvicinarsi e confrontarsi con l’allegro mistero della logica infantile proponendo storie, giochi o trucchi di magia.

Uno dei concetti cardine del progetto Ladybaby é quello della genitorialitá diffusa, che abbiamo pensato di spiegare con un questionario che distribuiremo durante l’evento…

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Il seguente test è stato elaborato per darci degli spunti di discussione scherzosi su ció che intendiamo come genitorialitá diffusa o condivisa. Non ci sono risposte giuste o sbagliate: si fa quel che si puó – peró magari ragionandoci insieme si superano alcune autocensure e si condividono punti di vista tra chi ha deciso di riprodursi e chi no. I bambini e le bambine infatti, che siano propri o meno, sono il futuro di tutti e tutte noi.
Noterete che le domande sono ambientate in un contesto che supponiamo *amico* e dove il livello di attenzione, di solidarietá e di apertura dovrebbe essere maggiore rispetto al triste mondo malato in cui viviamo.

– Sei finalmente riuscita a rimanere sola con un tipo che ti piace moltissimo. Siete nel giardino della Torre con la scusa di una canna mentre all’interno ferve una riunione. Vi passano accanto due bambini piccolissimi che si allontanano decisi verso il parco. Tu

1) Te ne disinteressi. Quelli sono i figli di uno del Bugslab, di sicuro hanno un chip sottocutaneo con incorporato il Gps.
2) Fai finta di niente. Non sia mai il tipo pensasse che sei una con le ansie da maternitá.
3) Dici al tipo: Senti seguiamo quei due nani che sono proprio piccoli e anche se non si perdono possono farsi male. Tanto le canne le sai girare anche camminando.
4) Li guardi e dici Che belli che sono! Beati quei momenti di spensieratezza! Mi fai un filtro?
5) Ti agiti. Ti lamenti dell’irresponsabilitá di certi genitori. Ti riscaldi talmente tanto che ti cade anche la canna.

– Stai seduto al bar della Torre ed aspetti l’arrivo dei tuoi amici. Arriva una madre con figlio in carrozzina. Il bambino piange e lei è abbastanza nervosa. Si siede, lo prende in braccio e comincia ad allattarlo. Tu

1) Ti imbarazzi ed esci dal bar.
2) Giri la testa dall’altra parte. Non sia mai pensasse che le vuoi guardare le tette.
3) La guardi con insistenza. In fondo una tetta è sempre una tetta. Giá che ci sei ti fumi pure una sigaretta.
4) Le sorridi e immagini al suo posto la tua ex. La birra ti va di traverso e quasi muori.
5) Le sorridi e le chiedi se per caso non vuole un bicchiere d’acqua o se puoi aiutarla in qualche modo.

— È sera. Una compagna che conosci poco cerca di convincere, con poco successo, sua figlia a venir via dalla Torre. La tensione è palpabile. Per esperienza personale di figlia riottosa, sai che la ragazzina rischia di prenderle. Tu

1) Aspetti che la “compagna” abbia messo le mani addosso alla figlia e successivamente ti precipiti su di lei per attaccarle un pippone sulla necessitá di un’educazione non-violenta.
2) Te ne vai prima che la cosa degeneri. Certe cose proprio non le vuoi vedere
3) Ti intrometti con delicatezza, con una battuta o uno scherzo stupido che le fa ridere e almeno sul momento scioglie la tensione tra madre e figlia
4) La guardi con comprensione. Come è difficile alle volte essere paziente come dovrebbe essere una madre!
5) Ti guardi la scena da lontano, guardandoti bene dall’intervenire ma pensando malissimo della madre.

—- Il figlio tredicenne di una coppia di amici ti chiede una cartina e una sigaretta “Per una buona causa”. Tu

1) Lo minacci di raccontare tutto ai suoi se non ti consegna subito il fumo o l’erba – che giusto eri rimasto senza…
2) Gli chiedi quale sarebbe, questa buona causa, e cerchi di capire cosa sta facendo il ragazzo e quanto ne sa, riservandoti di parlarne con genitori con estrema discrezione.
3) Ridendo gli dici “Già con le canne?? Mi raccomando non esagerare come i tuoi genitori, eh!?” e pensi che sia il caso di organizzare un incontro tra genitori per parlare di usi e abusi di droghe nella nostra generazione.
4) Ti scandalizzi e gli dici che non ne vuoi sapere niente dei suoi “vizietti”.
5) Gli menti, dicendo che tu NON TI DROGHI MICA e gli attacchi una pippa apocalittica sui danni a corto, medio e lungo termine dell’abuso di cannabis

Allora, sei Erode, May Poppins o solo una persona consapevole e dotata di buonsenso?
Qualunque sia la risposta, ci vediamo alla Ladyfest!

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