(la leggiadria queer di un’immagine di Jacopo Benassi)
ho voglia di scrivere cose sporche.
voglia di inventarmi la sceneggiatura di future scopate gloriose, di ricordare scambi intergalattici giá vissuti in cui ti conobbi a volte sublime, a volte miserabile.
ho voglia di bagnarmi e di sentire la bocca asciutta, di mordermi le labbra e tremare mentre il desiderio si concentra sulle falangi e titilla i tasti come se fossero parti del tuo corpo.
io, la macchina e tu (se fosse una canzone sarebbe napoletana)
e invece scrivo della Muestra Marrana per il prossimo numero di xxdonne e pure se cerco di essere neutra e un po’ superficiale cosí come giornalismo vuole qua e lá le trippe strabordano, gorgoglia impudico un po’ di sangue, mi é impossibile nascondere che accelera il battito del cuore.
alla Muestra Marrana la casa era invasa di amiche e io ero agitata e un po’ irrigidita.
lo si nota in questa foto di Simona Pamp, nella quale é evidente il panico dell’improvvisazione mentre traduco l’intervento introduttivo di Rosario Gallardo, per l’occasione un po’ Cicciolina.
da una complicitá all’altra, ecco qua le mie socie di Cuerpos Lesbianos a Crack
che era questo e che lo abbiamo preparato tra le fratte del Forte Prenestino, tra zanzare malevole e ricordi sbiaditi un po’ come questa foto
(che l’ha fatta Nikky e in cui sembro un Poncharello con le mutande piú wannabe fashion che ho avuto mai – 1 euro alla bancarella, ce l’ho da 10 anni e ancora non crepano signoramia)
poi sono arrivate loro
e la scoperta dell’ecosessualitá m’ha fatto venire i capelli verdi
(di un sacco di altre cose belle di quest’estate ancora non posso mostrarvi niente.
quindi se il vostro occhio reclama erotismo intelligente e un po’ ridanciano, intanto dirigetevi senza indugio qui)