In Cile gli studenti insorgono perché trent’anni di privatizzazione hanno trasformato l’educazione in un grande business che dà istruzione solo a chi paga di più. Con loro, l’80% del popolo cileno, contro il lucro dei grandi gruppi industriali e lobbistico-famigliari che concentrano nelle loro tasche gran parte della ricchezza del paese.
Gli studenti protestano da lungo tempo. Ieri notte un ragazzo è stato ucciso dalla polizia.
Qui un approfondimento sulla situazione dalla quale, con la ministra alla distruzione che ci ritroviamo, non siamo poi tanto lontan*.