Il 25 aprile vogliamo celebrare la memoria della resistenza di tutte quelle donne e quelle lesbiche che pagarono con la vita la disobbedienza a un regime che ne soffocava la dignità e la libertà. Quella storia ci appartiene e non è certo finita. Per noi, donne e lesbiche, la resistenza è, ancora oggi, al fascismo in tutte le sue forme: violenza, sopraffazione, negazione di diritti, discriminazione.
La nostra pratica antifascista vive nell’antisessismo quotidiano, perché siamo convinte che non si possa praticare l’antifascismo senza interrogarsi e combattere contro sessismo, eterosessismo e machismo. Lottiamo contro queste logiche di controllo, di coercizione e di sopraffazione, espressioni di cultura fascista, che permeano le leggi dello stato e, subdolamente mascherate, influenzano anche le nostre relazioni e i nostri vissuti.
Il 25 aprile lottiamo per liberarci da FASCISMO, RAZZISMO, SESSISMO e OMOFOBIA.
Liberiamoci dalla famiglia patriarcale e dalla maternità “imposta come dovere”, non come scelta consapevole. Lottiamo CONTRO l’integralismo bigotto e ipocrita della chiesa, CONTRO la strumentalizzazione politica dei nostri corpi come “facile e comodo” canale di consenso elettorale in una retorica FASCISTA che cerca di limitare la capacità di scelta autonoma ed indipendente delle donne.
Contro i continui attacchi alla nostra libertà di scegliere se e come abortire, contro il tentativo di boicottaggio della pillola RU-486,
parteciparemo anche alla manifestazione LIBERE DI SCEGLIERE, in occasione del primo consiglio della giunta Zaia, lunedì 26 aprile ore 10.00 a Palazzo Ferro Fini, sede della regione!!