Femminismi
you’re my drums hero[ine]
Categories: One Woman Show

la seconda puntata della nostra hero[ine] series è dedicata alla batteria e alle meravigliose batteriste che sono totalmente o quasi ignorate dal pubblico e dai media in generale.

ovviamente per tutto ciò che concerne il perchè faccio sta lista, a cosa è ispirata e su quali valori decido di includere una musicista piuttosto che un’altra, vi rimando al post you’re my guitar hero[ine].

ho sempre sognato di suonare la batteria, da piccola. ho preso invece alcune lezioni di pianoforte, che mi hanno dato un’infarinatura di solfeggio che mi è servita, e di chitarra che invece non mi sono servite [in quanto mi hanno solo dato l’illusione di poterla suonare, in modo del tutto inappropriato].

ma la batteria era solo un sogno. ripensandoci la repressione di genere è stata più forte di quanto mi ricordi normalmente, se rifletto su come alcune possibilità, o possibile scelte non erano semplicemente concepite, a portata di mano diciamo, come potevano essere invece altre.

il piano non ho continuato a studiarlo, per quanto lo adorassi, perchè fittare/comprare un piano era impossibile.studiare senza poterlo avere per esercitarmi era idiota.

ma in realtà da grande ho capito che avrei voluto suonare la batteria. e lo farò. prima o poi.

bando ai ricordi, eccovi le mie eroine della batteria, godetevi i video, sono artiste molto diverse tra loro che fanno musica estremamente diversa proprio a dimostrazione ulteriore della ricchezza e della varietà della musica al femminile.

divertitevi.

Janet Weiss/Sleater Kinney

è la storica batterista delle sleater kinney ovvero storia riot. ora suona con i bright eyes, ma ha suonato con tanti artisti, steven malkmus e elliot smith tanto per dirne un paio. mi fa morire la storia di come entrata nelle sleater: le ha viste suonare e ha detto: io dovrei essere la batterista di questo gruppo, le hanno fatto un audizione et voilà. history. riot history.

Christina Files/Shannon Wright

in realtà christina files ha lavorato per un po’ con shannon, ma non è legata a lei da un punto di vista artistico. negli anni 90′ si unisce agli swirlies, band mitica my bloody valentine style, e successivamente li lascia per formare victory at the sea. io adoro il modo in cui accompagna shannon in questo album [over the sun]

Caroline Rue/Hole

Le hole ebbero diverse batteriste, la prima Caroline Rue, che registrò il primo abum “pretty on the inside” prodotto dalla signora Kim Gordon, è stata la migliore la più punk, la più originale. per dovere di cronaca le altre furono (e come batteriste non se la cavano niente male) samantha maloney (motley crue) e Patty Schemel (juliette and the licks)

Tobi Vail/Bikini Kill

è la storica batterista delle bikini kill, che formò insieme a K.H. vive e suona ancora ad Olympia, la storica Olympia, e scrive, per esempio sul suo blog. questo è un pezzo della retrospettiva riot grrrl in cui tobi parla della sua esperienza.

Sheila E

La sapete tutte. famosa con prince and the revolution, ma non è solo quello.

Maureen “Mo” Tucker/Velvet Underground

di cui poche si ricordano, avete presente i Velvet undergorund?avete presente la voce di After hours? è così che si chiama. e a proposito di tecnica, ovviamente maureen non era una virtuosa, ma come altro si potrebbe  suonare la batteria su “I’m waiting for my man”?

Cindy Blackman/Cindy Blackman Quintet

è una batterista tecnica e straordinaria, il video che ho postato ve ne darà un assaggio. ha suonato e suona molto altro, per esempio nella band di Lenny Kravitz o con Cassandra Wilson, ma ha una band tutta sua con cui incide la musica che ama di più: il jazz.

Sandy West/The Runaways

una delle batteriste più apprezzate da critica e pubblico, suonava con le Runaways di Joan Jett, di cui vi ho già parlato come una delle female band più influenti sulla cultura underground femminile.

Honey Launtree/The Honeycombs

Questa sono sicura che non la sapete avete mai sentito la band anni sessanta Honeycombs, beh la batterista era Honey Launtree, nientedimeno che una donna.

Meg White/The White Stripes

perchè senza meg i white stripes non sarebbero i white stripes.

e a concludere la topten la sfortunata Karen Carpenter, che qualcuna ricorderà come cantante insieme al fratello nel duo “The Carpenters”, ma che pochi sanno fosse anche una bravissima batterista. morta di anerossia a 33 anni.

e girando sul web scopre che c’è un portale dedicato alle ragazze si chiama drummergirl è fornisce notizie, video tutorial e quantaltro per le ragazze che vogliono superare uno di pregiudizi più tosti della musica.

altre non top, che però potreste gradire più di me:

Gina Shock [The go go’s]

Stephanie Eulinberg [kid rock]

Torry Castellano [the Donnas]

Kat Kraft [Vixen]

Kitty [Mindless Self-Indulgence]

Hollis Queen [Bosshog]

e Debbie Peterson delle Bangles. chi se la può scordare?

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