e mi è esplosa la pancia a pensare a tutto l’amore che vi volevo dare.
e mi è esplosa la testa a rimanere a gusardare questo cielo nuvoloso, questa pioggia che batte sui tetti delle nostre riunioni e delle nostre masturbazioni.
e tutto esplode, come i bomboni sulle guardie per dire no ai fascisti, come sotto il peso di un nero che copre l’Italietta da nord a sud, mentre noi siamo qui a masturbarci ancora e ancora, senza saper toccare che noi stesse.
non vi so toccare più, forse non mi so toccare più. non ne ho quasi voglia, in questa primavera ormonale vorrei solo farmi carezzare dalla testa ai piedi e stare a guardare la mia pancia che continua a esplodere ed esplodere mentre io mi sento piena di starnuti per le allergie al mondo e le voglie di mondo che vorrei, di relazioni che non ho, di darmi tutta, per una volta, e per davvero, gratis.
una volta, con fare missionario, mi donavo, ora chiedo gli interessi.