Noi non siamo sintonizzate sulle frequenze cattoliche, né su quelle di altre religioni, per cui, le motivazioni spirituali, tecniche e gerarchiche del teologo che spiega perchè nel periodo di ostensione della sindone a Torino, sei perdonata dal peccato di aborto, ci sembra cosa da universo parallelo, buona per chi lì ci vive e ci crede.
Delle volte però, e purtroppo di frequente, questo universo ci interseca pesantemente ed è una vera molestia.
Dal 19 aprile al 24 giugno, si potrà avere assoluzione per le vie brevi, che passano ovviamente per Torino e il luogo dell’esposizione e per penitenza e certificazione del pentimento, oltre alla messa festiva e feriale, è suggerito il sostegno ad un centro di accoglienza alla vita oppure opere che mirano al bene dei piccoli, senza escludere all’occorrenza di offrire -a quanti fossero intenzionati a ricorrere all’aborto- sia il consiglio retto per affrontare una maternità non desiderata sia anche, quando possibile, l’aiuto materiale… insomma una penitenza più direttamente correttiva del disordine compiuto e quindi costruttiva del bene corrispondente.
Ecco, persone che devono sfuggire all’inferno e riguadagnare il posto in paradiso riparando al disordine compiuto incentivate a molestare altre per le quali l’inferno è per prima cosa non poter praticare le proprie scelte e vedere riconosciuto un proprio diritto.