Ma sono le grandi opere pensate per il ladrocinio o il ladrocinio che si attacca alle grandi opere come la cozza sullo scoglio?
Non c’è niente da fare, il sistema è fatto così; quella relazione biunivoca tra l’insetto ed il substrato richiamato nel titolo è da mò l’essenza della politica; in Italia di sicuro; il resto sono chiacchiere, quisquilie e fumo negli occhi.
Le grandi opere sono pensate, volute, imposte, fortissimamente volute per mungerci sopra e rubarci intorno, e le norme che le regolano: leggi obiettivo, project financing, modalità di controllo ecc, sono la garanzia che questo possa essere fatto.
Ma guarda Clini, ex ministro dell’ambiente, uno che ha passato la vita fra un incarico e l’altro, tutti, come si dice, prestigiosi, e sicuramente lautamente compensati, che è accusato di peculato, cioè di aver preso soldi pubblici, mica pochi (un milione e 20mila euro) e messi sul suo conto di nome “pesce”…. ecco, che bisogno aveva?
Lui, viene dopo l’ Expo e prima del Mose; la sua gallina dalle uova d’oro sembra essere stato il mega progetto di bonifica e rinaturalizzazione delle paludi fra il Tigri e l’Eufrate nel sud Iraq. New Eden.
Clini e gli inclini alla tangente; tanti come lui; anche ripetitivi come Greganti perchè, come si dice, il male non viene mai estirpato fino in fondo (volutamente), hanno continuato imperterriti.
E mentre loro fanno questo, c’è chi viene processato per aver solo detto quello che pensava. Come nelle migliori dittature.
Erri de Luca e la sua convinzione NoTav.
Le tangenti intorno al Tav…. beh, anche quelle, ci sono state, …. ma chi se ne frega?
Il Tav non si ferma, l’Expo continua e il Mose ormai non si disfa.