Si potrebbe definire “istigazione allo stupro” quello che molti invocano cercando di sgravarsi delle proprie responsabilità e di attribuire la colpa alle donne istigatrici che vestendo “discinte” provocano.
E’ quello che è uscito da una ricerca condotta in Brasile secondo la quale il 65,1% dei brasiliani, ma anche buona parte delle brasiliane, crede, totalmente o in parte che “se una donna si veste in modo provocante, vuole essere aggredita e violentata” .Niente di più comodo, disimpegnante e tutto sommato universale; una strategia comune, mica solo de* basilian*, quella di dare la colpa a lei, con un’ ipocrita difesa della morale dei costumi e l’implicito richiamo ad un “istinto naturale” al possesso del corpo altrui.
Niet, non è così che funziona. Secoli di cultura avrebbero dovuto insegnare qualcosa; sicuramente che l’approccio sessuale deve sempre chiedere “compermesso”, anche a fronte di un look seducente e provocante, che ognuno/a peraltro può del tutto legittimamente scegliere; e se la risposta è No, è No perchè il corpo è mio a me! E nessun* è autizzat* ad attribuirmi volontà non espresse; già questo, prologo di stupro.