Si avvicina la primavera, il periodo della semina, i semi di Fidenato, il Mon della Monsanto, il giudizio del TAR, la probabile invasione degli ultrasemi.
Che fare?
La Regione FriuliVG si arrabatta con una moratoria in attesa che si riesca ad avviare la procedura per la modifica in senso NoOgm della legge che tutt’ora regola la questione.
Anche la Francia ci riprova con l’interdizione al Mon 810 in attesa della legge di stop che dovrebbe essere discussa il 10 aprile.
Intanto apprendiamo dai dati FAO che nei 75 paesi che hanno risposto al quesito sulla contaminazione da ogm, si sono registrati 198 casi. Inchiesta iniziata nel 2002. E’ tanto? E’ poco, rispetto a tutti i traffici di ogm che normalmente avviene anche nel nostro paese dove sono consumati alla grande come mangime negli allevamenti? Di sicuro non è indifferente se c’è dove non dovrebbe esserci.
Nel frattempo la presidenza greca dell’UE è riuscita nell’approvazione della vecchia norma sulla nazionalizzazione circa la decisione di coltivazione delle piante gm.
Ogni stato decide per sé motivando il no con ragioni ambientali, di salute o socioeconomiche. Una riformulazione della clausola di salvaguardia, forse meno stringente ma non meno problematica perchè i singoli stati non avrebbero più voce in capitolo per l’introduzione in territorio europeo di altre piante gm, liberamente commerciabili, pena denunce per intralcio alla libera circolazione delle merci.
Insomma, da qualsiasi parte li guardiamo, non ce ne liberiamo.
A meno che chiaramente non si cambi sistema…. agricolo, zootecnico, economico.
Meno mais, meno male. Vonde blave.