Oggi sul MV torna, reduce dal meeting di Basiliano, il sindaco di Porpetto, (vedi sotto) armato di studi scientifici che agita contro Bolzonello, a discredito della politica dello stesso, e di Seralini “considerato il punto di riferimento da parte della letteratura anti-ogm”, così dice lui.
Non sappiamo quanto Bolzonello che, oltre che politico, -di professione sarebbe commercialista-, sappia dello studio citato; né sappiamo se quello studio è stato citato nella conferenza organizzata dai fascisti del terzo millennio.… può essere; per quanto ci riguarda, noi ne avevamo parlato qui.
Vale però la pena di spendere due parole su questa strategia della disfida degli studi.
La disgrazia degli OGM è un po’ quella dell’energia nucleare; li devi provare sul campo per valutare tutti gli effetti in un contesto di variabili, causalità, casualità e casini di ogni tipo, prevedibili ed imprevedibili.
Se la risposta del laboratorio fosse certa, nel bene o nel male, la decisione di utilizzarli poi, sarebbe solo politica.
Ma il responso del laboratorio non è né certo, né sufficiente; li devi provare sul campo, ma il campo è già un ambito non confinato con tutto quello che ne consegue e che genera altri studi di valutazione a posteriori ecc. ecc. anche, e potrebbe essere, a danno già avvenuto.
Di studi ce ne sono e ci offrono un panorama di tutto ed il contrario di tutto in una logica di “chi falsifica chi?” grottesca perchè non esiste al momento un”ultima parola’ scientifica, per il semplice fatto che un nuovo organismo immesso nell’ambiente va osservato nel tempo “biologico”, un tempo lungo che di sicuro eccede la semina e la raccolta trionfale di un Fidenato che mostra la sua bella pannocchia.
Ma in America ci sono da tanti anni… ma l’America non è l’Europa e l’Europa non è il Friuli e la nostra piccola corn belt non è comparabile con quella americana.
A proposito, ecco il nostro sindaco biotech dire che è stata recentemente dimostrata la non tossicità della proteina Bt del Mon810 sulle api (nutrici e larve) “che in presenza di monoculture su larga scala potrebbero anche usare polline da piante anemofile come il mais..” … perchè? su piccola scala non usano quel polline? Lo usano ma non muoiono… e che fortuna! Perchè la domanda di impollinazione ormai cresce cinque volte più veloce che le colonie di api (lo studio è qui) decimate sia in America che in Europa ed in Italia anche da pesticidi e distruzione degli habitat, e anche da quella agricoltura che oggi non ha altra soluzione che passare agli Ogm per mantenere una produttività compatibile con gli usi di colture ed allevamento industriali.
E’ “caccia alle streghe” , continua a dire Pietro che non torna indietro, perchè il progresso… e bla bla .
Bolzonello è inadeguato a trovare soluzioni nel campo, come lo è la politica… basta vedere i miserabili tiraemolla europei di questi giorni. No, non se ne esce.
Il terzo millennio è proprio quello in cui arrivano molte rese dei conti; ce lo sta dicendo, e da un pezzo, il cambiamento climatico e tutte le scelte (o le disgrazie) ad esso collegate; l’agricoltura è proprio una di quelle che per prima si dovrebbe, se non tornare indietro, fermare e valutare quello che sta facendo ed ha voglia di fare.
Studi o non studi, la realtà e l’ambiente sono sotto gli occhi di tutt* e noi non siamo dispost* a mangiare Ogm, fascisti e podestà.
IL SINDACO PRO-OGM«Il mais transgenico è sicuro»Dri attacca Bolzonello sul regolamento per evitare le semine
PORPETTO «Le regole per la coltivazione ogm presentate alle commissioni agricoltura e tutela dell’ambiente dall’assessore Sergio Bolzonello, che a suo dire renderanno molto difficile in Fvg la coltivazione di prodotti transgenici, fanno pensare a una caccia alle streghe». Ritorna in campo sulla questione ogm il sindaco di Porpetto, Pietro Dri, che già in passato aveva “invitato” Fidenato a seminare il mais transgenico nel suo comune, evidenziando che «la stragrande maggioranza delle ricerche sugli effetti degli ogm non rivela effetti avversi su uomo, animali e ambiente». Dri sottolinea che lo studio Seralini, considerato il punto di riferimento da parte della letteratura anti-ogm, «è stato completamente screditato da decine di scienziati di tutto il mondo, dall’European food safety authority, dalle accademie francesi di agricoltura, medicina, farmacia, scienze, tecnologia e studi veterinari e dalla Società europea di patologia tossicologica per i dati sulle patologie animali». Il sindaco rimarca che il mais al centro dello studio, «nulla ha a che fare con il Mon810 resistente alla piralide introdotto in regione. Anche la paventata tossicità della proteina Bt del Mon810 per le api, che in presenza di monoculture su larga scala potrebbero usare anche polline da piante anomofile, come il mais, è stata recentemente dimostrata non esistente sia per le api nutrici che per le larve». Francesca Artico