Dunque apprendiamo che la Regione, con ordinanza del direttore del servizio del Corpo forestale, Massimo Stroppa, inviata a Silvano Dalla Libera, riconosce la libertà di messa in coltura di mais ogm iscritto nel catalogo comune europeo, ha perciò prescritto allo stesso, il protocollo da osservare per la trebbiatura.
Le prescrizioni “stringenti” sarebbero elencate in 14 punti; non le conosciamo, a parte l’inizio e la fine: cioè la raccolta entro il 10 ottobre, e il chiarimento che se tutte le prescrizioni date «non dovessero risultare sufficienti a evitare la nascita di piante erratiche derivanti da semi accidentalmente caduti a terra, nella primavera 2014, anteriormente alla successiva semina, si dovrà procedere al diserbo dell’appezzamento a mezzo di erbicida ad azione sistemica»
Bene, adesso attendiamo la nomina del nuovo Ente atto alla supervisione ed alla raccolta dei semini caduti a terra, nonchè incaricato del controllo, pulitura e spazzolatura degli insetti impollinatori ed eventulmente un organismo paritetico incaricato di soffiare controvento qualora questo avesse la malaugurata idea di spirare verso i campi ogm free.
Neanche detto, arriva la notizia della trebbiatura; a funzione avvenuta, ne dà notizia anche Leonardo Facco, uno che se “la proprietà è un diritto naturale”… figuriamoci che pacco!
Dice che perfino le cocinelle ringraziano. … Anche noi, due volte al giorno…