L’anteprima è nel titolo: “Spende 200 euro al primo appuntamento ma lei non gliela da: ragazzo la denuncia ai carabinieri“;
il succo è nell’occhiello: Lui le paga il cinema, ristorante e drink, ma lei non se la sente. Incredibile e triste la dichiarazione: “E’ uno schifo, se Dio ti ha fatto la f**a è perchè la devi dare, sennò ti faceva un altro braccio!”.
La controdeduzione assertiva, a parità di linguaggio e asterischi è che se Dio ha fatto la f**a, ammesso che sia stato lui a farla, ci si fa quel ca**o che pare e piace e perciò il braccino in più non serviva.
La storia, vera o falsa che sia, ci racconta che il seduttore buggerato, tra reminiscenze di catechismo (che Dio ha fatto la donna per il servizio dell’uomo) e percolati socioculturali e pubblicitari si riteneva in dritto di andare a buon fine.
Invece è andato dai carabinieri…. e chissà che verbale ne sarà uscito… sarà mica facile configurare il reato “lei non gliela dà” commisurato ai beni impegnati (drink, cena, cinema…) ed ai soldi spesi, il tutto comunque fuori da un rapporto di sesso a pagamento?
Qui le cose sono decisamente complicate: bisogna stabilire il prezzo della seduzione; ammesso che la seduzione sia monetizzabile e corrispondente alla “conquista della patata” (terminologia usata in un commento a seguito del post… in cui peraltro, si accenna anche ad un presunto “racket della patata”…), poi bisogna pensare che la tenutaria della patata, che sarebbe la donna, corrisponda essa stessa alla patata perchè altrimenti la seduzione sarebbe ancora un’altra cosa tutta da definire…. e le cose si complicherebbero ancora di più. I poverini non ne uscirebbero, anzi, per questa via non ne usciranno, perchè la seduzione resta qualcosa di indefinibile (non si dice forse che è un’arte?) e le donne, o qualsiasi altro soggetto bersaglio della seduzione, è appunto un soggetto, anche con un sesso da gestire ed usare come si crede, dare o non dare… dove già il verbo “dare” è inadeguato perchè è nella logica binaria coniugato col “prendere” e noi conosciamo benissimo la polarità nefasta del “se non me la dai, me la prendo” nella quale cova la cultura dello stupro.
E’ nelle sfumature di grigio fra questi due antagonismi “la dà” – “non la dà” che si colloca il nostro seduttore spennato e perciò creatore della fondazione per la tutela dei ragazzi delusi ed economicamente rovinati dai dinieghi.
Un problema tutto loro. Chissà perchè ci viene in mente Paolo Barnard che in una vecchia polemica più o meno sullo stesso tema (che già la letteratura in merito è nutrita) sosteneva che loro uomini la “gnocca”, se sembra che ce l’hanno piantata nella testa … ebbene sì, ce l’hanno perchè in realtà è nel DNA, è genetica.
Poverini. No, noi siamo convinte che non sia stato il braccio di Dio, quello col dito proteso verso Adamo, a creare degli s-figati perenni; noi pensiamo che tutti possono cambiare in meglio.